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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2013 alle ore 06:40.

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ROMA
Una giornata di riunioni frenetiche, come si conviene alla vigilia di ogni nomina. Con il Pdl, e non solo, sul piede di guerra per allargare la squadra dai 40 tra sottosegretari e viceministri convenuti ad almeno 45. Ma l'attuale legge indica con chiarezza in 63 il numero massimo dei componenti del governo, e i ministri più lo stesso Letta e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi sono già 23. Il premier da quest'orecchio non ci ha voluto sentire e dopo un'ultima riunione serale a Palazzo Chigi (alla quale hanno partecipato, con Dario Franceschini e Angelino Alfano, anche il democratico Maurizio Migliavacca e il plenipotenziario del Cavaliere Denis Verdini) ha deciso di chiudere la partita convocando un Consiglio dei ministri notturno. Iniziato poco prima delle 22, si è concluso a tempo record nel giro di una ventina di minuti.
La novità più rilevante riguarda il centralissimo dicastero dell'Economia. Ad affiancare il ministro Fabrizio Saccomanni saranno ben due viceministri: il democratico Stefano Fassina, a presidio dell'ala sinistra del partito, e il pidiellino Luigi Casero; a completare la squadra due sottosegretari: Pier Paolo Baretta (Pd) e Alberto Giorgetti (Pdl). Altra novità di rilievo la nomina di un viceministro allo Sviluppo economico con la delicata delega ad hoc delle Telecomunicazioni: sarà Antonio Catricalà, ex presidente dell'Antitrust e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con il governo Monti (l'altro vice del ministero retto da Flavio Zanonato è Carlo Calenda, di Scelta civica, ex direttore Affari internazionali di Confindustria). La democratica Cecilia Guerra è viceministro al Lavoro (sottosegretari Jole Santelli, del Pdl, e Carlo Dell'Aringa, del Pd). Una sorpresa anche la nomina dell'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, del Pd, come viceministro alle Infrastrutture. Ben tre i viceministri agli Esteri: Lapo Pistelli (Pd e in ottimi rapporti con il ministro Emma Bonino), Bruno Archi (Pdl) e Marta Dassù (già nel governo Monti). Altro vice di peso il democratico Filippo Bubbico al Viminale, a compensare il ministro Alfano. In tutto i viceministri sono 10, e quindi 30 i sottosegretari. Al Pd 15 caselle, lo stesso al Pdl se si considera anche Gianfranco Micchiché di Grande Sud sottosegretario alla Pa, 3 a Scelta civica e 7 di area "tecnica". Come già annunciato da Letta i sottosegretari parlamentari non prenderanno stipendio aggiuntivo e «gli uffici di diretta collaborazione dei viceministri saranno ridotti e uniformati a quelli dei sottosegretari, con la conseguenza che non ci sarà alcun costo aggiuntivo collegato alla suddetta nomina».
Anche per la composizione della squadra dei sottosegretari e dei vice ha prevalso alla fine lo stesso criterio che ha guidato Letta nella scelta dei ministri: snellezza e rinnovamento. Non sono entrati – nonostante le voci della vigilia – nomi "divisivi". E anche gli incontri avuti ad Arcore da Silvio Berlusconi nella giornata di ieri, tra cui quelli con l'ex ministro Paolo Romani e con l'ex governatrice del Lazio Renata Polverini, non hanno incidenza sulla composizione della squadra di governo. Alcuni di questi nomi potrebbero ad ogni modo essere recuperati nelle caselle delle presidenze delle commissioni parlamentari, che si insedieranno a partire dal 7 maggio. Sembra certa l'ex capogruppo del Pd Anna Finocchiaro alla presidenza della Affari costituzionali del Senato, mentre alla Bilancio della Camera dovrebbe andare il lettiano Francesco Boccia. La presidenza della commissione Giustizia a Palazzo Madama potrebbe andare all'ex Guardasigilli del Pdl Nitto Palma, mentre per Montecitorio si fa il nome di Donatella Ferranti (Pd). Il pidiellino Altero Matteoli dovrebbe invece presiedere la commissione Lavori pubblici del Senato. Per Pier Ferdinando Casini ci sarebbe la casella di presidente della commissione Esteri del Senato, a meno che alla fine il leader dell'Udc non preferisca ricoprire la carica di capogruppo lasciata libera da Mario Mauro, andato al dicastero della Difesa.

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