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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2013 alle ore 14:43.

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«Non rimanere affogati da traffico e smog e raggiungere i migliori standard europei nel settore del trasporto pubblico locale e ferroviario regionale è la strada giusta per aumentare non solo la qualita della vita degli italiani, e ne abbiamo bisogno, ma anche attrattività e competitività delle nostre città uniche al mondo. Per questo le nuove politiche del Governo Letta, come ha assicurato anche il Ministro alle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, mettono al centro la nuova mobilità urbana». Così il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis, fresco di giuramento, come prima iniziativa ha scelto la partecipazione al corteo della Rete per una Mobilità Nuova - oltre 150 sigle nazionali tra cui Legambiente, Libera Slow Food, Tci, Coldiretti, Aiab, Cittadinanzattiva, Mdc, Intersos, Uisp - che si svolge nel pomeriggio a Milano.

«Di fronte ad una crisi che vede per la prima volta la riduzione dell'uso dell'automobile e dei consumi di carburanti, la grande opportunità da cogliere è rendere strategica la cura del ferro e delle due ruote in città, riprendere gli investimenti per il trasporto pubblico locale e per treni dei pendolari che non ci facciano vergognare di essere un Paese europeo e non nel Far West. Dobbiamo poi - conclude il sottosegretario D'Angelis - finalmente rispondere al vero e proprio boom dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino quotidiano collegando con piste ciclabili sicure gli itinerari casa-lavoro-scuola, garantendo sicurezza stradale e anche risarcimenti per incidenti».

Destinare al trasporto pubblico locale e alla mobilita' non motorizzata il 75% dei fondi pubblici per il trasporto e le infrastrutture per la mobilita'; definire target di mobilita' validi in tutti i Comuni capoluogo di Provincia e nei Comuni con piu' di 50.000 abitanti, che, come per la raccolta differenziata, impongano alle amministrazioni locali obiettivi vincolanti, con un sistema di incentivi e disincentivi; introdurre il limite di 30 chilometri orari nei centri urbani, con la possibilita' di elevarlo a un massimo di 50 chilometri orari per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano. Sono i tre i punti chiave della proposta di legge ''per incrementare il trasporto collettivo e gli spostamenti non motorizzati all'interno delle aree urbane e per l'ottimizzazione delle risorse pubbliche destinate alle infrastrutture per la mobilita''' presentata oggi a Milano nella manifestazione nazionale della neonata Rete per la Mobilita' Nuova, coalizione di circa 200 associazioni, organizzazioni di categoria e comitati.

In particolare, sostiene Rete per la Mobilita' Nuova, ''la proposta di legge premia con un sistema di incentivi i Comuni che hanno rispettato nei tempi stabiliti la quota massima di spostamenti motorizzati con mezzi privati e penalizza quelli che non hanno ottemperato gli obblighi di legge''.

I target di mobilita' prevedono, entro due anni dall'approvazione della legge, una quota massima di spostamenti motorizzati individuali con mezzi privati all'interno delle aree metropolitane e del territorio comunale inferiore al 50% del totale degli spostamenti. Poi, spostamenti individuali motorizzati con mezzi privati inferiori al 47,5% entro il terzo anno, inferiori al 45,0% entro il quarto anno e inferiori al 40,0% entro il quinto.

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