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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2013 alle ore 14:56.

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Papa Francesco, nel Regina Coeli, che in questo periodo liturgico sostituisce l'Angelus, cita «quanti hanno sofferto e soffrono a causa di abusi. Vorrei assicurare loro che sono presenti nella mia preghiera ma vorrei anche dire con forza che tutti dobbiamo impegnarci con chiarezza e coraggio affinché ogni persona, specialmente i bambini, sia sempre difesa e tutelata».

Papa Francesco ha citato le vittime degli abusi pronunciando «un saluto speciale all'Associazione "Meter" nella Giornata dei bambini vittime della violenza». Assicurando la sua vicinanza e chiedendo «coraggio» per la loro tutela, ha sottolineato come siano «tra le categorie più vulnerabili».

Lunghissimo fuori programma poi tra gli ammalati in Piazza San Pietro. Quasi al termine del giro sulla jeep bianca, che oggi ha sconfinato in via della Conciliazione stracolma di fedeli, il Papa è sceso e si è trattenuto a lungo con un gruppo di malati in carrozzina. Si è fermato con ognuno, per un saluto, un abbraccio, un bacio, una benedizine, e con molti di loro accompaganti da parenti si è fermato a parlare.

Il Papa dedica un saluto personale a ciascuno, scambia battute, bacia la testa di tanti bambini in carrozzella o distesi su lettini, impartisce loro la benedizione sulla fronte. Scherza e sorride a tutti, e quando ad una signora in carrozzina cade la borsa, il Papa si china a raccoglierla e glie la porge. Gioca con una bimba down e le fa baciare la sua croce, mentre un ragazzo gli porge un regalo, lui lo ringrazia e lo prende. I fedeli commossi non smettono di ringraziarlo, lui li bacia e li abbraccia affettuosamente.

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