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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2013 alle ore 23:02.

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L'Istituto nazionale di urbanistica, il Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, il Consiglio nazionale degli ingegneri, il Consiglio nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali e il Consiglio nazionale dei geologi rivolgono al Presidente del Consiglio Enrico Letta e al governo tutto gli auguri di buon lavoro.

L'auspicio è che le incoraggianti premesse e i segni di novità siano confermati dalle azioni e dai provvedimenti che l'esecutivo avvierà.
Gli urbanisti, gli architetti, gli ingegneri, gli agronomi e i geologi confidano che il governo Letta inauguri una politica nuova, un cambio di passo che finalmente ponga al centro dell'agenda governativa incisive politiche urbane e di tutela e protezione del nostro territorio.

Al centro dell'attenzione dell'azione di governo va messo il tema di una nuova legge nazionale di governo del territorio che affianchi e promuova azioni indispensabili e coordinate di stimolo alla riqualificazione urbana in luogo del consumo di suolo e di prevenzione del rischio idrogeologico in un territorio vulnerabile come quello italiano. La prevenzione diffusa conviene, sia perché protegge i cittadini dalle catastrofi che con puntuale periodicità funestano l'Italia, sia perché può svolgere un'utile funzione anticiclica in termini economici, in un momento in cui il comparto dell'edilizia e delle costruzioni vive una crisi senza precedenti. Senza dimenticare la riforma urbanistica che attende da oltre un decennio l'indispensabile legge dello Stato, a completamento delle riforme regionali già approvate.

Inoltre alcune azioni e politiche interessanti avviate dal governo Monti, rimaste in buona parte sulla carta a causa del ristretto tempo a disposizione, vanno approfondite e rese più incisive. Tra queste ricordiamo il piano città che va sostenuto e reso permanente con maggiori risorse e può rappresentare l'anticamera di una politica urbana coordinata e sistematica; le indicazioni dell'agenda urbana messa a punto dal comitato interparlamentare per le politiche urbane, così come deve proseguire l'iter della legge per limitare il consumo di suolo già messo a punto d'intesa con le Regioni; mentre non deve scemare l'attenzione e il necessario supporto economico al piano contro il dissesto idrogeologico impostato dal precedente ministro per l'Ambiente.

L'Inu, il Cnappc, il Cnaf, il Cni e il Cng non faranno mancare il loro contributo propositivo attraverso suggerimenti e proposte di legge che verranno presentate unitariamente nei prossimi mesi, come stabilito nell'accordo nazionale che le cinque organizzazioni hanno stipulato lo scorso 19 marzo.

Il presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica - Federico Oliva
Il presidente del Consiglio nazionale architetti pianificatori paesaggisti e conservatori - Leopoldo Freyrie
Il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri - Armando Zambrano
Il presidente del Consiglio nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali - Andrea Sisti
Il presidente del Consiglio nazionale dei geologi. Gian Vito Graziano

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