Cittadinanza ai migranti. Ius soli in Usa, Canada e Francia. Ius sanguinis meno severo nel resto dell'Europa
Il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, si muove con molta risolutezza nella battaglia civile per lo ius soli, cioè la modifica della legge sulla cittadinanza che renderebbe italiani tutti i nati in Italia al di là della nazionalità dei due genitori, criterio richiesto oggi dalla normativa in materia. Se non sembra al momento un tema condiviso nella maggioranza che appoggia il governo Letta e neanche fra le opposizioni (Beppe Grillo si è detto più volte contrario), il tema è però caro al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che lo ha definito "diritto primario" nel gennaio 2012, lodando iniziative locali come la cittadinanza onoraria ai nati in Italia promossa dalla provincia di Pesaro Urbino. Ma come funziona negli altri Paesi? Ecco una panoramica.
9. Stati Uniti e Canada
In Canada e negli Stati Uniti vige lo ius soli: chi nasce negli Usa è cittadino americano, tranne i figli di diplomatici stranieri. E lo è anche chi non nasce in territorio nazionale ma da genitori americani e almeno uno è stato residente negli Stati Uniti. È sufficiente anche un solo genitore americano se è vissuto almeno cinque anni nel paese prima della nascita, di cui almeno due dopo il quattordicesimo anno d'età.
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