Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2013 alle ore 20:25.
L'ultima modifica è del 08 maggio 2013 alle ore 16:25.

My24
(Ap)(Ap)

«Una tragedia grande»: il presidente del Consiglio, Enrico Letta, si è limitato a questo commento arrivando questa sera all'ospedale Galliera a Genova per salutare i due ricoverati rimasti feriti nell'incidente in porto per rendersi conto di persona di quanto avvenuto la scorsa notte. Dopo aver salutato anche gli altri due del Villa Scassi, Letta ha fatto un sopralluogo in porto per rendersi conto di persona di quanto accaduto la scorsa notte.

Intanto, non si è ancora in grado di definire le cause del disastro avvenuto nel porto di Genova ma «non si possono però escludere allo stato diverse ragioni del sinistro», ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi nel corso dell'informativa del Governo oggi alla Camera, ricordando che le condizioni metereologiche di ieri sera erano «perfette, ottimali per svolgere in totale sicurezza le necessarie manovre». Sul ripristino dell'attività del porto, il ministro ha spiegato di aver «avuto assicurazione che già nel corso della mattinata sono state riprese le attività di movimentazione nell'ambito portuale».

Quattro le possibili cause dell'incidente
Intanto è sempre più consistente l'ipotesi che a causare l'incidente al porto di Genova sia stata una avaria della Jolly Nero. l comandante del rimorchiatore Spagna grida al pilota via radio: «Non c'è più acqua, che fate?». Il pilota risponde: «Non ho la macchina» frase per dire che non entrava la marcia avanti. Oggi il ministro Lupi ha detto che «le cause potrebbero essere: la prima, possibili avarie di propulsione della nave. La seconda, eventuali problemi ai cavi di trazione dei rimorchiatori; terza: eventuali difetti di accosto o - quarta - di velocità della manovra effettuata». Il ministro ha poi chiarito che «si deve ancora accertare se i rimorchiatori fossero solo disponibili sotto bordo o già collegati da cavi di rimorchio con la nave Jolly Nero». Lupi ha poi fatto sapere che nella mattinata di domani giungerà un'unità di 50 metri della Capitaneria di porto che assicurerà ulteriori collegamenti radio nel porto di Genova, colpito dall'incidente alla torre dei piloti.

Comandante sempre responsabile in via esclusiva
Il ministro delle Infrastrutture ha poi ricordato che il Codice della navigazione prevede che delle manovre in porto durante il servizio di pilotaggio delle unità mercantili della tipologia della nave coinvolta nell'incidente a Genova «è comunque e in ultima analisi responsabile in via esclusiva il comandante della nave». «Il comandante tuttavia - ha aggiunto Lupi - può sempre provare che il sinistro è stato causato da errate indicazioni rese dal pilota». «Formulo comunque - ha chiarito Lupi - l'impegno di comunicare tempestivamente le conclusioni dell'indagine amministrativa in corso».

Dal 2008 nessun incidente nel porto di Genova
Il ministro dopo aver ha spiegato che sono in corso l'indagine penale e un'inchiesta tecnica condotta da esperti dell'organismo investigativo di indagine sui sinistri marittimi, che opera alle dirette dipendenze del dicastero delle Infrastrutture e dei Traporti, ha segnalato alcuni numeri riguardanti il porto di Genova. In particolare l'anno scorso il porto ha movimentato 6.600 navi, con 14 mila operazioni di manovra. Dal 2008, dopo gli investimenti per 500 milioni di euro per il porto, non si erano verificati incidenti.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi