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Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2013 alle ore 18:35.

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I cadaveri di due boss mafiosi canadesi sono stati trovati in un casolare di Casteldaccia, a una trentina di chilometri da Palermo, dai carabinieri del Ros. Lo confermano fonti della Procura. I corpi, carbonizzati, sono quelli di Juan Ramon Fernandez e Fernando Pimentel. I due sarebbero emissari del clan mafioso canadede dei Rizzuto, giunti in Sicilia per trattare un patto col mandamento di Bagheria.

Uccisi due settimane fa
La morte dei due uomini risalirebbe a diverse settimane fa. Il nome di Juan Ramon Fernandez Paz, noto esponente di Cosa nostra canadese legato alla famiglia Rizzuto, attiva a Montreal, era emerso ieri dopo l'operazione «Argo» dei carabinieri contro il mandamento di Bagheria. In questa indagine gli investigatori hanno tra l'altro scoperto un patto tra clan siciliani e canadesi per il traffico di droga. Con la collaborazione delle Giubbe Rosse della Royal Canadian Mounted Police, si é riscontrata l'esistenza di un raccordo operativo nel settore degli stupefacneti tra Cosa Nostra di Bagheria e la famiglia mafiosa italo-canadese dei Rizzuto. Proprio in quest'ambito, gli inquirenti avevano collocato l'instabilità interna delle organizzazioni criminali in Canada, una conflittualità sfociata negli ultimi anni in numerosi omicidi.

Il patto per la droga
Figura chiave nel rapporto tra Sicilia e Canada, secondo gli inquirenti, era proprio quella di Fernandez Paz, che avrebbe avuto un ruolo per l'importazione dalla Sicilia in Canada di pillole di «ossicodone», un farmaco che nel Nordamerica viene consumato da molti tossicodipendenti anche come stupefacente. Si stima che per ogni invio dall'Italia i clan siano riusciti a guadagnare 70-80 mila euro. Non solo: Fernandez Paz si sarebbe occupato anche di un traffico di cocaina e eroina dal Sudamerica verso il Canada e poi l'Italia. In questo contesto, un affiliato al gruppo, Pietro Sorci, era stato arrestato a Perugia con 650 grammi di eroina.

Arrestati i fratelli Scaduto
Le indagini sono in corso. Due fratelli ritenuti vicini al mandamento mafioso di Bagheria sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso i due boss canadesi. Gli arrestaai sono Pietro e Salvatore Scaduto, di 49 e 51 anni. Dei due uccisi, entrambi destinatari di ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione antimafia «Argo» eseguita ieri dagli stessi carabinieri di Palermo, non si avevano piu notizie dal 9 aprile scorso.

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