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Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2013 alle ore 16:36.

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Il Barcellona si riprende la scena nazionale. E stavolta il passaggio vincente glielo serve il Real Madrid che nel match della 35ima giornata della Liga non va oltre il pari con l'Espanyol (1-1) lasciando il titolo ai rivali blaugrana, che con sette punti di vantaggio e con quattro gare ancora da giocare (ma al Real ne mancano solo due) sono irraggiungibili per la squadra di Josè Mourinho.

È il 22imo titolo di Spagna per il Barca, che riporta il sorriso tra i catalani dopo il doppio pesante ko nella semifinale di Champions League con i sette gol complessivi subiti con il Bayern e che avevano già fatto parlare della fine del ciclo vincente. Una stagione comunque difficile per il Barcellona, trascinato dal solito Messi, con l'allenatore Tito Vilanova che combatte la sua battaglia contro il cancro, come il difensore francese Eric Abidal, che ha subito il trapianto del fegato nel 2012 ma è tornato in campo. Caso praticamente unico. Messi, con quattro giornate da giocare, a quota 46 gol può ancora battere il suo record di 50 reti stabilito la scorsa stagione. E Il Barca festeggerà il titolo in casa dell'Atletico Madrid.

Intanto in Inghilterra ance l'altra metà calcistica di Manchester si prepara a cambiare allenatore. Dopo il clamoroso abbandono di Sir Alex Ferguson dalla guida dello United, adesso è Roberto Mancini a tremare. Secondo il «Times», subito dopo la sconfitta del City col Wigan sabato nella finale di FA Cup, la Coppa d'Inghilterra, che ha lasciato i Citizens senza titoli, è stata convocata una riunione d'emergenza fra i dirigenti che avrebbe decretato l'esonero del tecnico jesino. Mancini potrebbe essere esonerato già domani, alla vigilia della gara col Reading, o prima o subito dopo l'ultima partita di campionato contro il Norwich City che si giocherà domenica prossima all'Etihad Stadium. Al suo posto dovrebbe arrivare Manuel Pellegrini, in rotta col Malaga e che, secondo la stampa spagnola, avrebbe raggiunto già un accordo col City.

Ieri sera, tra l'altro, il tecnico italiano si era lamentato di come la società non avesse mai smentito le voci sul possibile ingaggio del cileno. Se così fosse, Mancini lascerebbe Manchester dopo tre anni e mezzo (arrivò nel dicembre 2009 al posto di Hughes) in cui ha conquistato un campionato (il titolo mancava da 44 anni) e una FA Cup ma senza mai superare, per due anni di fila, la fase a gironi di Champions League.

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