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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2013 alle ore 11:13.

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Crolla il mercato immobiliare italiano nel 2012, perdendo oltre 150 mila compravendite rispetto al 2011. «Il mercato immobiliare delle abitazioni - si legge nel «Rapporto immobiliare 2013» realizzato dall'osservatorio dell'Agenzia delle entrate in collaborazione con l'Abi - subisce un vero crollo nel 2012, perdendo oltre 150mila compravendite rispetto all'anno precedente: si tratta del peggior risultato dal 1985, quando le abitazioni compravendute erano state circa 430 mila».

Il calo più elevato nel Nord-Est
Nel 2012 si è avuta una riduzione del 25,7% rispetto al 2011 per i volumi di compravendite delle case (a 448.364 numero di transazioni), con un calo inferiore per i capoluoghi (-24,8%), e maggiore nei comuni non capoluogo (-26,1%). A livello territoriale l'area del Nord-Est, dove si realizza il 18,3% del mercato nazionale, è quella che ha subito il calo più elevato delle compravendite nel 2012 rispetto al 2011 (-28,3%).

Valore di scambio in calo di 27 miliardi
Sempre lo scorso anno sono state vendute case per un totale di circa 46,4 milioni di metri quadri (-25,4% sul 2011), con una superficie media di circa 104 mq. Da segnalare è anche la forte diminuzione del valore di scambio complessivo, stimato in circa 75,4 miliardi di euro, quasi 27 in meno del 2011.

Nelle grandi città calo del 22,4%
Nelle otto principali città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze) il calo delle compravendite è stato del 22,4% con un valore di scambio stimato di circa 19,5 miliardi di euro, ovvero 5,7 in meno rispetto al 2011. Tiene invece l'indice di accessibilità che misura la possibilità di accesso alle famiglie italiane all'acquisto di una abitazione. Dopo un anno e mezzo di calo, nel secondo semestre 2012 è migliorato con la quota di famiglie che dispone di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo annuo del mutuo per l'acquisto di una casa di poco superiore al 50% come per il primo semestre 2010 (13 milioni di famiglie circa).

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