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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2013 alle ore 12:23.

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Beppe Grillo (Agf)Beppe Grillo (Agf)

Beppe Grillo al contrattacco dopo il recente via libera del Guardasigilli al Pm di Nocera Inferiore (Salerno), autorizzato a procedere contro 22 indagati per «offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica» in quanto autori di commenti sul Quirinale sul blog del comico genovese. In un provocatorio post, pubblicato oggi con il titolo "Napolitano senza commenti" , il leader del M5S si chiede: «Chi può essere al sicuro di un'eventuale denuncia per una critica al presidente della Repubblica? Allora, per difendersi, l'unico mezzo é non scrivere più nulla. Bocche cucite. Dita bloccate sulla tastiera. Commenti oscurati».

«Questo post - scrive ancora Grillo - per evitare denunce a chicchessia sarà, per la prima volta nella storia del blog, senza possibilità di commento. In futuro, magari, diventerà la regola per tutta la rete in Italia». Esplicita dunque la difesa dei suoi simpatizzanti sotto indagine per "vilipendio", un termine che secondo Grillo «può racchiudere qualunque opinione, giudizio, valutazione ritenute offensive».

All'origine della nuova levata di scudi via Web di Grillo è l'autorizzazione del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri - una prerogativa che il codice riserva al Guardasigilli quando le offese sono rivolte al capo dello Stato - alla Procura presso il Tribunale di Nocera Inferiore (Salerno) a procedere nei confronti di 22 indagati per «offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica». I fatti risalgono al maggio del 2012 quando su sito del comico genovese apparvero commenti ritenuti estremamente lesivi dell'onorabilità e del prestigio di Napolitano. Le indagini della Polizia postale hanno individuato 22 presunti responsabili in numerose località italiane.

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