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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2013 alle ore 15:49.

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Dal capitano Jonny Wilkinson a Bakkies Botha, da Juan Martin Fernandez-Lobbe a Chris Hayman, da Matt Giteau a Gethin Jenkins: sono solo alcuni dei campioni celebrati (e stagionati, ma evidentemente al punto giusto) che rendono forte il Tolone. Una squadra francese con pochi transalpini titolari. I sei appena citati provengono rispettivamente da Inghilterra, Sudafrica, Argentina, Nuova Zelanda, Australia e Galles. Il Tolone, squadra di ottime tradizioni con un recente passato non proprio all'altezza, ha conquistato vette mai raggiunte prima grazie a un mecenate, Mourad Boudjellal. E per la prima volta è arrivato sul gradino più alto del podio europeo, battendo 16-15 il Clermont Auvergne nella finale dublinese della Heineken Cup, la Champions League dell'ovale.

Resta il fatto che si è verificata una circostanza per il rugby piuttosto rara. In poche parole, la vittoria non è andata a chi la meritava. Il Tolone ha giocato di rimessa, ha sofferto più del dovuto, ma è stato bravo a difendere, a limitare i danni soprattutto nel primo tempo (concluso sul 3-3 nonostante il predominio avversario a livello di territorio e di possesso palla) e a cogliere al volo l'unica occasione da meta, con Fernandez-Lobbe che rubava un pallone a metà campo e serviva Delon Armitage, bravissimo nello sprintare e scorretto a irridere l'avversario che lo inseguiva. L'eterno Wilkinson, votato poi giocatore europeo dell'anno, aggiungeva a tre calci piazzati la difficile trasformazione del sorpasso, il Tolone era per la prima volta in vantaggio e lo score non cambiava più. Anche perché nel finale il drop di Skrela, che valeva il controsorpasso, era intercettato dal rinoceronte Bastareaud, che si guadagnava il titolo di man of the match. Mettendo così un marchio "genuinamente" francese sulla finale.

Fino alla meta di Armitage, in realtà, la palma del migliore sarebbe potuta andare a Rougerie. Il capitano del Clermont Auvergne aveva servito i due palloni per le mete di Nalaga e di James (anche qui, un figiano e un neozelandese) che potevano far pensare a un equilibrio definitivamente rotto. In campo si era vista una sola squadra, più presente e più convinta, fermata solo dalla prova tv in occasione di una meta negata per poco a James già nel primo tempo. I trequarti bianco-giallo-blu avevano la meglio su quelli rossoneri in occasione delle due mete segnate in avvio di ripresa, al 2' e all'8', ma Wilkinson teneva a galla i suoi. E il Tolone, conquistato il vantaggio a un quarto d'ora dalla fine, approfittava anche dell'uscita per infortunio di due leader come Rougerie e Parra.

In 18 edizioni di Heineken, Tolone diventa la terza squadra francese (dopo Tolosa, quattro successi, e Brive, uno) a vincere il trofeo. Adesso l'equilibrio tra le potenze continentali a livello di club è perfetto: sei vittorie per le francesi, così come per le inglesi (due Coppe a Leicester Tigers e London Wasps, una a Bath e Nortampton Saints) e le irlandesi (tre Leinster, due Munster, una Ulster) .

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