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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2013 alle ore 08:37.

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Progetto Santa Giulia a Milano (Olycom)Progetto Santa Giulia a Milano (Olycom)

La problematica area di Santa Giulia a Milano, retaggio della gestione di Luigi Zunino in Risanamento, rinascerà presto a nuova vita. Idea Fimit Sgr, società dell'orbita del Gruppo Dea Capital (De Agostini), non chiederà infatti ulteriori proroghe dopo la prossima scadenza del 30 maggio della negoziazione in esclusiva e presenterà invece un'offerta vincolante a Risanamento e, di conseguenza, alle banche creditrici. Dopo alcuni rimandi e rimpalli, dunque, uno dei dossier più scottanti del real estate italiano si avvia verso una definizione e un nuovo assetto.

Idea Fimit ha infatti già in cassaforte impegni di investitori sull'area per 50 milioni di euro, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, ed è dunque molto vicina a quei 60 milioni che formano parte inderogabile della negoziazione in esclusiva che le è stata finora concessa: l'a.d. Massimo Brunelli è intenzionato, se anche dovessero mancare gli ultimi dieci milioni, a mettere questa cifra direttamente come capitale di Idea Fimit, anche solo temporaneamente. E non si profila al momento alcun intervento di Qatar Holding, come annunciato da qualche indiscrezione di stampa, che ha invece appena siglato l'accordo con Hines Italia sullo sviluppo di Porta Nuova. Una dimostrazione, anche questa, del fatto che l'immobiliare italiano dei grandi sviluppi e dei grandi nvestimenti è tutt'altro che fermo al palo dall'inizio del 2013, dopo due anni di completa stasi.

I dettagli dell'offerta e del deal di Santa Giulia saranno pubblicati domani su Casa24 Plus-Il Sole 24 Ore.

In ogni caso, Idea Fimit presenterà, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, la propria offerta vincolante entro le prime tre settimane di giugno, mettendo a disposizione i citati 60 milioni di equity e garantendo lo sviluppo per fasi dell'area secondo il masterplan approvato da Risanamento e già discusso con l'amministrazione comunale milanese, oltre che con le banche. L'offerta vincolante rispetta i parametri della negoziazione in esclusiva finora concessa a Idea Fimit e prevede la costituzione di un fondo immobiliare ad hoc a cui verrà apportata da Risanamento l'area di Santa Giulia (con l'esclusione del complesso Sky) per un valore, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, di 750 milioni di euro, a fronte dei 600-700 finora ipotizzati. L'offerta vincolante dipenderà a questo punto dalle banche creditrici di Risanamento e, in particolare, da quelle esposte su Santa Giulia: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bpm, Banco Popolare. In particolare, Idea Fimit non ha intenzione di accollarsi alcuna parte del vecchio debito, ma di costituire ex novo un'esposizione ad hoc per lo sviluppo dell'area, a nuove condizioni (e sarà eventualmente questa ad andare poi a ristrutturare il vecchio debito). Le negoziazioni sul debito verranno condotte con Intesa Sanpaolo (titolare dell'80% dell'ammontare dell'attuale debito) e con Unicredit e riguarderanno un'esposizione pari al 50% del valore complessivo dell'area, che verrà appunto apportata da Risanamento per 750 milioni di euro. Il ruolo di Intesa Sanpaolo sugli sviluppi futuri è dunque determinante e, anzi, secondo alcuni osservatori è proprio grazie allo "sblocco" degli equilibri interni di Intesa e al fatto che sia stato dato finalmente via libera ad altri dossier più importanti di quello immobiliare (come Rcs, per esempio) ad aver consentito a Idea Fimit di muoversi verso un'esclusiva. Va infatti ricordato che la società nell'orbita del Gruppo De Agostini è pronta con il nuovo masterplan già dallo scorso marzo, quando avrebbe voluto presentarlo agli investitori internazionali in occasione del Mipim, salvo doversi poi fermare proprio per la latitanza delle banche. E si mormora che Gaetano Miccichè, direttore generale di Intesa Sanpaolo, abbia evitato per tre settimane di fila le richieste di incontri di Massimo Brunelli, a.d. di Idea Fimit, prima di dare il via libera alle prime negoziazioni proprio la scorsa settimana.

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