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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2013 alle ore 15:13.

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Campioni di bilanci lo sono già, il ricchissimo Bayern Monaco ma soprattutto il "piccolo" Borussia Dortmund, che domani sera si affrontano a Wembley nella finale di Champions League di calcio. La finale tutta tedesca mette il suggello al modello più sano dal punto di vista economico e finanziario nel calcio europeo. Nel paese del rigore e della piena occupazione anche i conti del pallone sono in attivo.

In Germania conti piu' sani anche nel calcio
Il risultato aggregato della massima serie in Germania, cioè la somma dei risultati di tutti i club, è positivo per 37 milioni di euro nella stagione terminata il 30 giugno 2012, secondo i dati elaborati da PricewaterhouseCoopers (PwC) per il recente «Report Calcio 2013» curato dall'Arel, in collaborazione con la Figc. Non sarà un gran risultato, tenendo conto che all'utile concorrono anche le plusvalenze per le vendite di giocatori, ma c'è una bella differenza rispetto al profondo rosso di molti club negli altri paesi più importanti nel calcio.

L'Inghilterra - secondo Emanuele Grasso, partner di PwC - sta peggio dell'Italia, nell'ultimo anno la perdita netta aggregata è aumentata a 434 milioni di euro. L'intera serie A di casa nostra nella stagione 2011-2012 ha riportato perdite aggregate per 282 milioni. Ma se si escludono le plusvalenze, in larga parte realizzate con compravendite tra gli stessi club italiani, le perdite effettive della serie A sarebbero salite dai 608 milioni del 2011 a 657 milioni nel 2012. In Spagna nello stesso periodo c'era una perdita netta aggregata di 147 milioni.

Il Bayern ha ricavi doppi del Borussia
Bayern e Borussia hanno entrambe i bilanci in attivo, con il contributo moderato di plusvalenze da calciomercato. La sorpresa sportiva è indubbiamente il club di Dortmund, che è ai vertici in Europa pur essendo solo all'undicesimo posto per ricavi tra le squadre europee, secondo l'annuale rapporto «Football Finance» della Deloitte, che depura dal giro d'affari le plusvalenze. Il Borussia ha un giro d'affari nell'esercizio al 30 giugno 2012 di 189,1 milioni, un po' meno della Juventus (195,4 milioni) e poco più dell'Inter (185,9). Il Bayern fattura quasi il doppio ed è al quarto posto in Europa, con 368,4 milioni di ricavi, dietro le irraggiungibili eccellenze spagnole (Real Madrid a 512,6 milioni e Barcellona 483 milioni) e a un passo dal Manchester United (395,9 milioni).
Stadi di proprietà e boom dei ricavi commerciali.

La forza dei ricavi dei club tedeschi è l'investimento negli stadi di proprietà, accompagnato da una gestione professionale. Questo assicura uno sfruttamento commerciale migliore, un elevato sostegno dei tifosi, una spinta ai ricavi da biglietti, abbonamenti, palchi per aziende e clientela vip. Soprattutto il Bayern, con ha ricavi da stadio per 85,4 milioni, pari al 23 per cento del totale, superiori ai diritti televisivi che valgono 81,4 milioni. Il Borussia ha ricavi da stadio più modesti, 31,4 milioni contro 60,4 milioni da diritti tv, ma ha la media spettatori più elevata tra i 20 principali club europei inclusi da Deloitte nella «Money League», 79.860 per ogni partita di campionato. Gli sponsor, la pubblicità e altri ricavi commerciali costituiscono la voce principale degli incassi, 201,6 milioni per i bavaresi, il 55 per cento del totale, 97,3 milioni per il Borussia, pari al 51 per cento del totale.

Con l'utile c'è il dividendo per i soci
Il Bayern ha chiuso in attivo anche l'ultimo bilancio, per 11,1 milioni e ha pagato ai soci un dividendo di 5,5 milioni. Il club bavarese è posseduto all'81,8 per cento dall'associazione Fc Bayern Munchen eV, che ha quasi 188mila soci, poi ci sono due colossi dell'economia tedesca con il 9,1 per cento ciascuno, Adidas e Audi.
Il Borussia Dortmund, primo club di calcio tedesco a quotarsi in Borsa nel 2000, nell'ultimo bilancio ha raggiunto il record dei suoi 103 anni di storia, con un utile consolidato prima delle tasse di 36,6 milioni di euro, tenendo conto delle plusvalenze da cessione di calciatori per 26 milioni. Anche a Dortmund è stato pagato un dividendo ai soci, per 3,68 milioni.

A Monaco il presidente indagato per evasione fiscale
Vista dalle cifre, la sfida tra Dortmund e Monaco assomiglia a quella di Davide contro Golia. Nel campionato appena terminato il Bayern ha trionfato sul Borussia. Ma non sempre il più ricco è il più felice. In casa del Bayern qualche turbamento viene dallo scandalo che ha investito Uli Hoeness, 61 anni, ex calciatore e dal 2009 presidente del consiglio di sorveglianza del club bavarese: secondo la stampa tedesca Hoeness, imprenditore nelle carni, è indagato per evasione fiscale per un conto segreto in Svizzera nel quale avrebbe nascosto al fisco dieci milioni di euro. La vicenda sbiadisce il ricordo dei due gol segnati da Hoeness nella finale di Coppa dei campioni del 1974 vinta dal Bayern. Alla vigilia di un'altra finale di Champions non è un bel presagio.

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