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Questo articolo è stato pubblicato il 28 maggio 2013 alle ore 13:06.

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Flavio TosiFlavio Tosi

Nessun commento sull'esito delle elezioni amministrative. Il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, sceglie la via del silenzio. «Abbiamo in programma un consiglio federale venerdì, parleremo anche di questo«, si è limitato a dire il leader del Carroccio alla richiesta di una valutazione da parte dei cronisti.

Ieri Maroni ha seguito lo spoglio nel suo ufficio in Via Bellerio insieme agli altrui big del Carroccio. E, a fine giornata, ha lasciato la sede disertando la sala stampa dove invece è sceso il segretario regionale lombardo Matteo Salvini. Fonti del partito fanno comunque notare che la Lega Nord è un movimento federale e che i tre segretari regionali (oltre a Salvini in Lombardia, Roberto Cota in Piemonte e Flavio Tosi in Veneto,nella foto) si sono tutti già espressi sulle amministrative.

I dati nei due capoluoghi veneti
La Lega Nord è passata a Vicenza dal 15,1% al 4,6, a Treviso dal 15,4% all'8,3 (qui la lista personale del candidato Gentilini ha preso il 20,38%)
.

I risultati complessivi sui 47 Comuni veneti al voto
Diciassette sconfitte, 8 sindaci, 8 ballottaggi e 10 situazioni in cui i candidati delle liste elettorali non avevano espresso il nome dei partiti o dei movimenti che li appoggiavano. Più 4 Comuni in cui oggi non è stato possibile accertare l'eventuale componente politica delle liste civiche. Questo l'esito dell'elaborazione del sole24ore.com su dati del ministero dell'Interno, del Sole24ore.com e dei singoli Comuni.

La Lega è andata meglio o peggio rispetto alle precedenti amministrative?
Per quanto riguarda la percentuale di voti ottenuti, in base all'eleborazione del Sole24Ore.com in 20 casi la Lega Nord è andata peggio delle scorse elezioni amministrative (svolte nel 2008 o nel 2009) , in sette casi meglio. In 20 casi invece la composizione delle liste elettorali non consente un rigoroso confronto.

Le sconfitte numericamente più pesanti
A Bussolengo (Verona) la Lega Nord è scesa dal 32,15 al 11%; a Nervesa della battaglia (Treviso) dal 59,4% al 41,3% - in entrambi i Comunu la Lega è comunque al ballottaggio -; a Enego (Vicenza) dal 59,5% a 43,7%.

Le tre crescite dei consensi oltre il 10%
Il dato della Lega è cresciuto oltre il 10% a Moriago della battaglia (Treviso), Castelgomberto (Vicenza) e San Mauro di saline (Verona)

Oltre i dati
Quelle di Vicenza e Treviso erano le sfide più attese: hanno vinto in entrambi i casi i candidati del centrosinistra. Al ballottaggio oltre a Treviso - dove nel 2008 la coalizione con la Lega Nord aveva preso quasi l'80% di voti - andranno anche Piove di Sacco (Padova); Sona, Villafranca e Bussolengo (Verona); San Donà di Piave e Martellago (Venezia). A San Donà di Piave la Lega crolla ( dal 19,3% al 5,8%).

A Santa Margherita d'Adige la spunta Gusella (Pdl + Lega), a Piove di Sacco si andrà al ballottaggio tra Davide Gianella (centrosinistra) con 37,06% e Andrea Recaldin (Lega Nord) con il 25,17%. A Villafranca Veronese Lega fuori dal ballottaggio, correva da sola con la lista Tosi. A San Mauro di Saline conferma invece per il sindaco leghista Bonomi, rieletto con il 69,23%; ad Albaredo d'Adige sconfitto invece il leghista Menegazzi. A Castel d'Azzano l'assessore Panuccio diventa sindaco con il 30%, sconfitto il leghista Dolci (28%). Infine nel trevigiano, a Moriago della Battaglia, è stato rieletto Giuseppe Tonello (Lega e liste civiche) mentre a Motta di Livenza è stato rieletto Paolo Speranzon (Lega e civiche).

Il commento del governatore Luca Zaia: «Ogni tornata amministrativa è una storia a sé»
Il caso Belsito, le epurazioni, i problemi interni al partito. Per Luca Zaia, presidente leghista del Veneto, sono legati a questi temi gli scarsi risultati della Lega Nord alle elezioni comunali di ieri. «Ogni tornata amministrativa fa storia a sè - dice all'Ansa Zaia - e ogni singolo Comune ha un percorso particolare da scrivere». Sui risultati inferiori alle attese del Carroccio Zaia sottolinea che «probabilmente c'è un problema generale che ci fa pensare». «In Veneto - osserva - abbiamo avuto candidati con ottimi risultati: penso a Motta di Livenza, con Paolo Speranzon, ma soprattutto a Treviso, con lo straordinario traguardo di Gentilini».

Per il governatore quello dell'ex sindaco sceriffo a Treviso è «un grande successo personale. Certo la partita non è conclusa ed ora pancia a terra e lavorare per trasformarlo in un successo della Lega». Non si meraviglia, Zaia, della sconfitta del M5S. «La politica della demagogia - conclude - non paga mai».

Lo sfogo di ieri della Dal Lago
«In questo momento in cui c'è una crisi evidente dei partiti, il Pd è l'unico che tiene». È la chiave di lettura che dà Manuela Dal Lago, ex senatrice della Lega Nord e candidata sindaco a Vicenza con una civica di centrodestra sconfitta dalla riconferma di Achille Variati (Pd) come sindaco del capoluogo berico.
«Un così forte astensionismo - ha aggiunto Dal Lago - ha indubbiamente penalizzato il centrodestra, si vede dai risultati che arrivano dai singoli seggi. I dati dicono che ai vicentini piace l'attuale sindaco e hanno deciso di votarlo. Ho molto rispetto delle scelte dei cittadini». «Tuttavia sono delusa dal risultato - ha ammesso - Speravo assolutamente in qualcosa di meglio e ne ero convinta. Sapevamo che la salita era ardua, ma pensavamo di poter andare al ballottaggio».

e.bronzo@ilsole24ore.com

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