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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2013 alle ore 11:10.

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La partita sulla casa entra nel vivo. Domani il Consiglio dei ministri varerà il decreto legge che proroga l'eco-bonus del 55% e dell'agevolazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie. Il provvedimento dovrebbe prevedere anche un mini-pacchetto di misure ad hoc per favorire la riqualificazione e la ristrutturazione di immobili, compresi quelli industriali, sulla base degli standard anti-sismici nelle cosiddette aree territoriali "a rischio". Entro la giornata di oggi dovrebbe essere sciolto il nodo-coperture. E non è escluso che si tenga un nuovo vertice interministeriale, (Economia, Sviluppo economico e Infrastrutture) sulla falsariga di quello che si è tenuto lunedì scorso a Palazzo Chigi tra i ministri Fabrizio Saccomanni, Flavio Zanonato e Maurizio Lupi.

Presentate 6,9 milioni di domande dal '98

Sempre oggi, nel pomeriggio al ministero dell'Economia partirà il tavolo, con l'incontro tra Saccomanni e i rappresentanti delle autonomie locali, sulla riforma dell'Imu e di tutta la tassazione per gli immobili. Che sulla base delle raccomandazioni con cui Bruxelles ha accompagnato l'ok alla chiusura della procedura d'infrazione dovrebbe essere innescata dalla riforma del catasto. E il cui costo, in ogni caso, dovrà essere neutrale sui conti 2013: dovrà cioè autocompensarsi.

Domani la proroga dei bonus edilizia
Dopo il rinvio della scorsa settimana, il via libera del Consiglio dei ministri di domani alla proroga dei bonus edilizia appare quasi certa. Il provvedimento è stato inserito nell'ordine del giorno della riunione di domani a Palazzo Chigi. E proprio dal premier Enrico Letta sarebbe arrivata la spinta a non allungare ulteriormente i tempi. La proroga secca fino alla fine dell'anno appare certa. Più complessa la ricerca della quadratura del cerchio per rendere strutturale l'intervento. I parametri del 55% per l'eco-bonus e del 50% per le ristrutturazioni edilizie dovrebbero essere confermati. Anche se c'è chi, come il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, spinge per aumentare dal 50% al 70% le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie ed estenderle anche all'arredamento. In ogni caso ci sarà un pacchetto di misure per favorire l'adeguamento degli immobili agli standard anti-sismici nelle "aree a rischio". Tra i bonus anche sgravi per chi intende rinnovare i mobili di casa.

Letta: rilanciare una politica di ristrutturazioni ecocompatibili
A confermare il varo dei nuovi interventi è stato questa mattina lo stesso Letta nel corso della visita alle zone terremotate dell'Emilia Romagna. Il premier ha detto che il Consiglio dei ministri di domani «affronterà la necessità che il nostro Paese rilanci, in modo significativo, una politica di ristrutturazioni ecocompatibili che siano legate al rischio sismico».

Ipotesi platea più ampia
Il Governo in particolare starebbe valutando un'estensione della platea del bonus per le ristrutturazioni, tenendolo però fermo al 50%, ai lavori per la messa in regola delle norme antisismiche e all'acquisto di alcuni beni (mobili, cucina) da parte delle giovani coppie. In questo caso però la copertura necessaria per la proroga dovrebbe diventare più robusta a meno che, come propone Marco Causi (Pd), non si decida di abbassare il tetto per l'agevolazione da 96mila a 48-50mila euro. Il nodo verrà sciolto oggi.

Riforma dell'Imu, parte il cantiere
La giornata di oggi segnerà anche l'avvio del cantiere della riforma dell'Imu. Saccomanni, probabilmente accompagnato dal ministro Graziano Delrio, incontrerà oggi una delegazione dell'Anci. Una riunione che servirà anche per affrontare l'istruttoria tecnica della riforma della tassazione sugli immobili, che dovrà essere tassativamente completata entro il 31 agosto. Termine, quest'ultimo, fissato dal decreto sulla sospensione del pagamento della rata di giugno dell'Imu e sul rifinanziamento per 1 miliardo della Cig in deroga, che è all'esame delle commissioni Finanze e Lavoro della Camera. E che è destinato ad essere approvato dal Parlamento con pochi ritocchi.

Le opzioni sul tappeto
Le raccomandazioni giunte da Bruxelles, che chiede di avviare preventivamente la riorganizzazione del catasto prima di toccare l'Imu, e la necessità di realizzare una riforma senza alcuni impatto sui conti pubblici 2013, dovrebbe indurre il Governo a varare un intervento calibrato, accentuando il peso della tassazione sugli immobili signorili e di pregio e alleggerendo (o cancellando) l'imposta per i nuclei meno abbienti o più numerosi attraverso un consistente aumento della detrazione di base di 200 euro sugli immobili popolari magari da agganciare all'Isee.

Le richieste dei Comuni
Nell'incontro al ministero dell'Economia potrebbero essere affrontate, su richiesta dei rappresentanti delle autonomie locali, altre questioni: dalla proroga per la presentazione dei bilancio di previsione 2013, al peso della spending review sugli enti locali fino al previsto "addio" dei Comuni a Equitalia.

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