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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2013 alle ore 16:12.

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David Petraeus (Afp)David Petraeus (Afp)


NEW YORK - Ufficiale e businessman. Anzi, alto ufficiale e agente segreto che adesso invece di dare la caccia a eserciti nemici o terroristi la darà agli affari. Kkr, il colosso americano del private equity, ha arruolato l'ex generale a quattro stelle nonché ex capo della Cia David Petraeus: gli affiderà il comando di un istituto interno dedicato all'analisi macroeconomica e geopolitica. Ma soprattutto, più concretamente, a scovare opportunità e facilitare operazioni sul palcoscenico internazionale.

La mossa proietta lo storico fondo di buyout sulla stessa ribalta dei più prestigiosi Cerberus e Carlyle, che da sempre attirano ex leader politici per giocare su mercati trasformati in campi di battaglia una partita di domino sempre più globale. Cerberus, solo per fare qualche nome, vanta i servizi dell'ex vicepresidente Dan Quayle e dell'ex Segretario al Tesoro John Snow. Carlyle ha fatto leva sulla consulenza dell'ex presidente George Bush e dell'ex Segretario di Stato James Baker.

Al suo servizio la stesso Kkr ha già Ken Mehlman, ex presidente del comitato nazionale del partito repubblicano, con l'incarico di responsabile globale delle pubbliche relazioni. Mehlman avrà ora anche un posto d'onore al fianco di Petraeus nel nuovo istituto, battezzato KKR Global Institute

«Bisogna guardare avanti», ha detto Petraeus al Wall Street Journal, ricorrendo a una delle sintetiche frasi da militare che l'avevano reso popolare. Avanti, non ha detto ma è sottinteso, rispetto agli scandali che hanno condannato a una ingloriosa fine la sua illustre carriera, di grande ideatore e leader della tattica anti-terrorismo in Iraq e Afghanistan poi chiamato a Washington a dirigere i servizi segreti. Tutto bruciato da una relazione extraconiugale con la sua biografa, Paula Broadwell, portata alla luce dall'Fbi nel corso di indagini su oscure minacce che la stessa Broadwell avrebbe inviato a un'altra donna che vantava stretti rapporti con Petraeus.

Petraeus ha già in mente i progetti ambiziosi ed eterodossi sui quali intende cimentarsi grazie al suo nuovo ruolo nel settore privato. Ha citato a modello la decisione insolita di Kkr di sviluppare abitazioni in North Dakota per anticipare l'arrivo di lavoratori in risposta al boom della ricerca e della produzione di petrolio. L'istituto del quale avrà la guida ha tra le missioni esplicite proprio quella di sfruttare le rivoluzioni nell'energia, nella tecnologia e nel manifatturiero.

Ma Petraues potrà aiutare Kkr anzitutto ricorrendo alla sua rete di contatti con governi e autorità internazionali. Di sicuro il gigante del private equity ha fortemente voluto l'ex generale e la sua esperienza sul teatro mondiale nella propria armata dell'alta finanza: il co-fondatore Henry Kravis ha corteggiato per mesi Petraues. La prima, cruciale, telefonata all'eroe dell'Iraq e dell'Afghanistan risale al giorno successivo alle sue dimissioni da capo della Central Intelligence Agency.

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