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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2013 alle ore 12:13.

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La bocciatura di ieri alle Camere della mozione grillina sui contenuti delle riforme istituzionali non è andata giù al leader del Movimento Beppe Grillo, che il giorno dopo tuona sul suo blog contro i partiti che «bloccano il cambiamento». Nel suo ultimo post pubblicato questa mattina, Grillo se la prende in particolare con Pdl, Pd, Lega e Scelta civica, accusati di aver finalmente «gettato la maschera», votando contro le proposte di riforma avanzate da M5S, come il voto a 16 anni, il taglio al numero di onorevoli e Consiglieri regionali e l'abolizione delle province.

I grillini puntavano anche ad introdurre bel nostro ordinamento il referendum propositivo e consultivo senza quorum, oltre all'eliminazione di ogni quorum per il referendum abrogativo e l'introduzione di un "tetto" di due mandati elettorali per ogni carica elettiva. Anche su queste proposte, insieme alla previsione dell'incandidabilità alla carica di deputato e senatore per i condannati con sentenza definitiva, la maggioranza del Parlamento ha detto no, spuntando - secondo Grillo – le unghie al cambiamento.

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