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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2013 alle ore 20:39.

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Serve un «approccio più attento ai profili della crescita economica», rispetto a quanto previsto nel decreto Imu-Cig. «Approccio di cui beneficerebbero sia i lavoratori che le imprese». È il parere del direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, illustrato nel corso dell'audizione di fronte alle commissione riunite Finanze e Lavoro della Camera sul decreto Imu-Cig. Il termine previsto dal decreto Imu-Cig per realizzare la riforma complessivo della tassazione sugli immobili «è molto breve e difficilmente renderà possibile un ripensamento complessivo della fiscalità del patrimonio immobiliare. Ciò non toglie che tale riforma possa essere avviata e che entro agosto possano essere attuati quantomeno alcuni obiettivi prioritari».

Gli immobili strumentali all'attività d'impresa non devono essere trattati come patrimoni da tassare
Gli immobili strumentali all'attività d'impresa non devono essere trattati come patrimoni da tassare, ha sottolineato Marcella Panucci. L'imposta sugli immobili, attualmente, «penalizza sia le imprese, sia le fasce meno abbienti della popolazione».
In particolare, per quanto riguarda le aziende, Confindustria ricorda che da tempo chiede una «revisione del carico fiscale che sgravi i fattori produttivi da un peso impositivo soffocante». Per questo «riteniamo indispensabile prevedere oggi, se non l'eliminazione, quantomeno un significativo temperamento dell'imposizione sugli immobili strumentali di impresa». Finora, ricorda Panucci, per esigenze di gettito, ci si
è mossi nella direzione opposta.

Ance: escludere gli immobili destinati alla vendita
Escludere gli immobili merce, cioè aree e fabbricati costruiti e destinati alla vendita, dalla tassazione Imu. È la proposta avanzata dall'Ance in occasione dell'audizione di fronte alle commissioni Finanze e Lavoro della Camera sul decreto Imu-cig. «Per le imprese di costruzioni - si legge nella memoria depositata - incomprensibile e onerosa é la tassazione Imu del cosiddetto 'magazzino', cioé delle aree e dei fabbricati costruiti e
destinati alla vendita, che rappresenta l'unica forma di tassazione sull'invenduto tra i settori industriali e, come tale, illegittima per la disparità di trattamento rispetto
alle altre attività produttive». La sospensione della prima rata Imu rappresenta un «punto di partenza», per avviare una riforma della fiscalità immobiliare, che «non sia d'ostacolo allo sviluppo e agli investimenti nel settore».

Anci: nessun onere ai comuni per la sospensione della rata
L'Anci ribadisce la richiesta di evitare alcun onere a carico dei Comuni conseguente alla sospensione e alla revisione dell'Imu e chiede di insediare immediatamente un tavolo di confronto. È la posizione indicata nel documento presentato alle commissioni Finanze e Lavoro della Camera e illustrata dal presidente dell'Anci, Alessandro Cattaneo, nell'audizione sul Dl Imu Cig. L'Anci chiede inoltre che nel processo di revisione siano fissati alcuni principi e obiettivi quali: assicurare autonomia e responsabilità impositiva ai Comuni e applicare principi di progressività ed equità fiscale con l'obiettivo generale di assegnare tutta l'imposizione fiscale sugli immobili ai Comuni.

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