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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2013 alle ore 11:39.

C'è di tutto un po' nell'atlante del sesso, uno studio pubblicato in Francia e firmato da Stéphane Leroy (docente all'Università di Créteil) insieme a Nadine Cattan (ricercatrice al Cnrs) e la cartografa Cécile Marin.
Il tomo, il cui titolo è "L'Atlas mondial des sexuelités. Libertés, plaisir et interdits" (libertà, piaceri e divieti) è ovviamente denso di curiosità, alcune delle quali ottimi strumenti di riflessione. Due su tutte: la Danimarca ha depenalizzato il reato di omosessualità nel 1930 e la camera da letto rimane il luogo preferito in cui accoppiarsi ma, nel mondo, una persona su due non disdegna il sesso in automobile.
Al di là dei dati statistici e delle alcove a quattro ruote l'atlante permette di avere una visione a 360 gradi sulle leggi che circoscrivono la vita sessuale nel mondo; vi si trovano le età minime previste per potere essere sessualmente attivi, così come quelle per convolare a nozze insieme agli elenchi dei Paesi in cui l'omosessualità è considerata illegale (ad oggi 80) e quelli in cui persone dello stesso sesso possono sposarsi (13). Alcuni dati – che sono comunque utili a guadagnare una cognizione globale – stridono tra loro come, ad esempio, la prostituzione e la monogamia: la prima combattuta nell'emisfero Nord è invece considerata risorsa (anche turistica) in quello meridionale mentre la seconda è difesa in quel mondo Occidentale in cui aleggia la convinzione che una scappatella può fare bene alla coppia.
Gli italiani se la cavano?
Secondo gli studi effettuati, che hanno richiesto oltre un anno e mezzo, gli italiani sono i più orientati alla ricerca del piacere. I greci i più attivi con 11,5 rapporti al mese (contro i nostri 8,8) mentre gli austriaci i più appagati. I giapponesi si dedicano all'amplesso in media 45 volte l'anno, ovvero 3,7 volte al mese. Milano figura al secondo posto tra le città con più alta concentrazione di fedifraghi e si posiziona tra Parigi e Barcellona: informazione che va presa con le pinze; i dati sono estrapolati dal sito gleeden.com che mette in contatto tra loro persone che vogliono vivere un'esperienza extraconiugale. Le signore e i signori lombardi non tornino a casa guardando il partner in modo malevolo. Potrebbe essere estraneo ai fatti.
La prima volta
I più precoci sono gli islandesi i quali, sempre secondo le medie statistiche, perdono la verginità a 15 anni e mezzo, ben prima degli italiani che scoprono le gioie del sesso a 18 anni.
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