Comproprietà, le dieci trattative più "calde"
Non sono né di una squadra né dell'altra, eppure questo pugno di campioni può cambiare il volto del prossimo campionato
di DarioPelizzari
1. Comproprietà, una consuetudine tutta italiana

Un po' mio, un po' tuo, perché insieme tutto è più semplice, anche fare la spesa in tempi di crisi. La consuetudine italiana delle comproprietà, che l'Uefa considera un'anomalia da riporre nel cassetto appena possibile, si consumerà entro il 20 giugno. Due le possibilità per le società coinvolte: rinnovare l'accordo o risolverlo, in un senso o nell'altro. Nella classifica dei club che nei prossimi giorni saranno più impegnati a valutare il dentro o fuori dei loro tesserati, il Parma la fa da padrone con 50 giocatori (sui 267 complessivi) ancora in bilico. Segue la Juventus (32), quindi Genoa e Milan (30). La neopromossa Livorno (nessuna compatercipazione) è l'unica della Serie A a potersi occupare di altro. E non è una fortuna, tutt'altro. Ecco i dieci calciatori sui quali si concentrerà da qui a breve l'attenzione degli addetti ai lavori.
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