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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2013 alle ore 19:08.

Fabrizio SaccomanniFabrizio Saccomanni

«Gli annunci fatti dal Governo vanno nel verso della riduzione della tassazione sul lavoro e sulle imprese per ridare fiato ai settori produttivi. È un obiettivo primario che contiamo di portare avanti nel medio termine. Non possiamo fare una riforma di tale portata in quattro e quattro otto». Così il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni che intervistato nel corso della "Repubblica delle idee" a Firenze.

A inizio agosto la rimodulazione dell'Imu per le fasce più basse
E sull'Imu osserva: «Siamo un governo di larghe intese e per il momento con la sospensione dell'imposta» l'accordo «lo abbiamo trovato. La sospensione dell'Imu é una forma di sostegno all'economia. Mi auguro che soluzione si trovi all'inizio di agosto con rimodulazione dell'imposta per le fasce più basse del Paese». Per le risorse che vanno «trovate altrove» Saccomanni indica la spending review e la rimodulazione delle «270 agevolazioni fiscali per settori e gruppi produttivi».

Avanti speditamente sulla delega fiscale
Il governo vuole portare avanti «speditamente» la delega fiscale, ha detto il ministro dell'Economia. Ricordando l'incontro avuto dal governo «con i presidenti delle commissioni parlamentari. Bisogna portarla avanti speditamente: si era bloccata - ha detto il ministro - non per un dissenso ma perché la legislatura volgeva a termine. Bisogna dare fiducia agli imprenditori».

La crisi è strutturale
«Abbiamo forse ritenuto un po' frettolosamente che bastasse non ripetere gli errori che i reggitori della politica economica fecero nel '29-'30 perché questa crisi andasse via rapidamente. Questa crisi è diversa, è strutturale», ha detto il ministro dell'Economia. La crisi, ha aggiunto, «non vuol andare via, ma come tutte le crisi finirà anche questa, ne siamo certi».

Gli euroscettici hanno avuto tempo per farsi valere
«Credo che molti euroscettici hanno avuto il tempo per fare a braccio di ferro con la Merkel e non lo hanno fatto: si vede che...», ha detto il ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni rispondendo al vice direttore di Repubblica Massimo Giannini che gli chiedeva un commento sulle parole di Silvio Berlusconi.

Non chiediamo deroghe, ma un cambio di strategia
«L'Italia oggi ha nuovamente il diritto di prendere iniziative, non per chiedere una deroga alle regole, per se stessa, in quanto Paese inadempiente, ma per chiedere all'Europa di cambiare strategia», ha detto il ministro dell'Economia. «Tra qualche giorno avremo a Roma una riunione di ministri economici e finanziari, e del lavoro, dei quattro Paesi europei. Ma - ha ribadito Saccomanni - è chiaro che non chiederemo deroghe».

Monitoraggio costante sui pagamenti Pa alle imprese
«Mi impegnerò a fare il monitoraggio costante sul pagamento alle imprese» da parte della Pubblica amministrazione, ha sottolineato Saccomanni . «Per l'ecobonus abbiamo fatto una conferenza stampa per illustrarlo -ha ricordato Saccomanni- e tutte le domande sono state sul finanziamento ai partiti. Eppure quella dell'ecobonus è un'opportunità. Ci sono poi altri problemi come la disoccupazione giovanile e ci sono iniziative volte a realizzare una strategia a livello europeo e italiano».

Incontro Letta-Saccomanni-Franco sulle coperture
Reperire le coperture finanziarie per i prossimi provvedimenti in cantiere, evitando in ogni modo tagli lineari ma operando con interventi selettivi, ovviamente tenendo fermo il rispetto dei vincoli europei. È stato l'obiettivo dell'incontro tra il presidente del Consiglio Enrico Letta, il ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni e il ragioniere generale dello Stato Daniele Franco. L'incontro, avvenuto nel primo pomeriggio, non è stato l'unico della giornata per Letta che ha visto anche il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia, con il quale ha discusso di come riallocare le risorse europee non utilizzate per evitare al massimo le dispersioni, visto che a fine anno scade la programmazione europea 2007-2013. Incontro anche con il ministro per gli Affari regionali Graziano Del Rio, con il quale il premier ha discusso di federalismo fiscale, patto stabilità e dell'Imu.

Bce: fraintesa la mancata riduzione dei tassi
«Credo che la Bce abbia immesso liquidità senza acquistare titoli in via definitiva. Sarà il mercato stesso a decidere quando la liquidità è troppa, c'è un sistema più graduale», ha detto Saccomanni. «Penso - ha aggiunto il ministro - che il rischio di una nuova bolla speculativa ci sia, ma la mancata riduzione dei tassi da parte della Bce penso sia stata un po' fraintesa».

Decidere dove togliere i soldi
«Le regole europee ci dicono: fate quello che vi pare, basta che i conti siano in ordine. Capisco che chi è avvezzo alla droga della spesa pubblica ne senta la mancanza, ma non per questo bisogna continuare», ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. «Vengono ministri a dirmi che le carceri sono in condizioni pietose, o a lamentare altri problemi: i soldi ci sono ma bisogna decidere dove toglierli».

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