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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2013 alle ore 10:00.
L'ultima modifica è del 08 giugno 2013 alle ore 11:00.

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L'offerta del miliardario Warren Buffett, noto anche come l'Oracolo di Omaha, per la Milano Assicurazioni è certamente un'operazione industriale. Ma è anche un segnale importante nei confronti dell'Italia: dopo tanta diffidenza e capitali in fuga, sembra essere finalmente tornata un po' di fiducia nei confronti del Paese e del mercato assicurativo e finanziario.

La reputazione di Buffett per investimenti oculati e azzeccati non è seconda a nessuno: il suo soprannome di Oracolo di Omaha se lo è guadagnato sul campo. Nè il suo interesse è isolato: lo scorso dicembre la General Electric, tuttora considerata azienda Pil per l'ampiezza del suo business, ha deciso di rilevare le attività nell'aviazione di Avio per 4,3 miliardi di dollari.

L'attenzione d'oltroceano per la periferia europea e per l'Italia è cresciuta anche da parte di fondi d'investimento, che seguono da vicino la partita di risanamento e rilancio del Paese e delle sue aziende. Già nei mesi passati grandi marchi di Wall Street, da BlackRock a Legg Mason, avevano indicato di essere pronti e disposti a compiere nuovi passi, a cogliere quelle che considerassero “occasioni”. Un simile atteggiamento, che unisce prudenza a strategie mirate, è stato ripetutamente adombrato da altri protagonisti meno noti, quali Loomis Sayles e a Thornburg. Proprio Thorburg aveva già indicato l'anno scorso di aver alzato la sua esposizione a società quali Enel.

Quelle che sono occasioni per gli investitori americani possono diventare opportunità per l'Italia di migliorare la credibilità sul palcosenico internazionale. La preoccupazione, per gli investitori statunitensi, è stata spesso la ricerca di aziende di qualità o a prova di crisi, da segmenti dei consumi a servizi energetici e di telecomunicazioni. I comparti legati alla finanza sono parsi invece finora tra i più complessi nel clima di difficoltà e tensioni economiche e di mercato. L'interesse di Buffett per servizi finanziari potrebbe oggi suggerire un continuo e promettente allargarsi degli orizzonti. Ma per chi considera un ingresso di lungo periodo nel Paese, cruciale resterà il passo delle riforme che devono iniettare competitività e futura crescita. Il messaggio, da Wall Street e dalla Corporate America, è chiaro: «Può essere l'inizio d'un nuovo inizio per l'Italia», ha detto di recente Allen Sinai, veterano di Wall Street oggi alla guida di Decisoon Economics. Se proseguirà sulla strada di riforme strutturali e saprà incoraggiare la ripresa, evitando le trappole dell'austerità pur tenendo sotto controllo la spesa, «gli investitori internazionali saranno al suo fianco».

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