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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2013 alle ore 17:22.

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Horizon 2020, Stati Ue verso accordo per budget a 70 mldHorizon 2020, Stati Ue verso accordo per budget a 70 miliardiHorizon 2020, Stati Ue verso accordo per budget a 70 mldHorizon 2020, Stati Ue verso accordo per budget a 70 mldHorizon 2020, Stati Ue verso accordo per budget a 70 mldHorizon 2020, Stati Ue verso accordo per budget a 70 mld

Una "dote" da 70 miliardi di euro, da spendere per finanziare progetti di Ricerca e Sviluppo in ambito comunitario tra il 2014 e il 2020: meno degli 80 miliardi sollecitati dalla Commissione europea ma molto di più dei 54 resi disponibili dall'attuale Programma Quadro. Questa, al momento, l'ipotesi di budget su cui stanno convergendo i paesi Ue chiamati a finanziare il nuovo Programma, denominato Horizon 2020, che sosterrà il contributo dei sistemi di ricerca e d'innovazione dei 27 per conseguire gli obiettivi della "Strategia Europa 2020".

Liberali (Istruzione): ancora nodo bilancio ma possibile accordo a breve
La conferma della linea di compromesso tra la posizione dell'esecutivo Ue e le difficoltà di bilancio degli Stati arriva oggi da Raffaele Liberali, capo dipartimento del Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, nel corso dell'incontro organizzato a Roma dalla Commissione Ue sulle proposte per i programmi europei Horizon 2020 ed Erasmus. «È ancora aperto un problema di bilancio - ha osservato Liberali - e in generale c'è chiaramente un forte indirizzo politico nel dare segnali volti all'aumento dei bilanci per l'istruzione e la ricerca molto significativo rispetto ad un bilancio globale stabile».«Nella discussione in corso - ha aggiunto Liberali - ci sono ancora due o tre punti critici, ma da parte della presidenza irlandese c'è la volontà di chiudere l'accordo entro il termine del mandato».

Gotor (Dg Istruzione Ue): per Commissione Ue R&S volano sviluppo
Da parte sua, la Commissione, rappresentata da Jordi Curell Gotor, direttore per le attività educative della Direzione generale Istruzione e cultura, ha confermato la priorità data a R&S e alla formazione anche attraverso lo scambio (vedi Erasmus) come volano per lo sviluppo: «Intendiamo chiedere un aumento del 5% per la ricerca e del 70% per l'educazione perché queste sono aree fondamentali per la crescita. Non sappiamo se i singoli Stati membri accetteranno la proposta, ma consideriamo che questo è un segnale forte da parte della Commissione europea». L'aumento, ha spiegato Gotor, punta soprattutto a rilanciare il programma Erasmus, che dovrebbe passare dagli attuali 250mila studenti "in mobilità" a 300mila l'anno.

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