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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2013 alle ore 11:22.

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Istat, Pil Italia ancora in calo nel I° trimestre: -1,6 per il 2013, -2,4 sul 2012 Istat, Pil Italia ancora in calo nel I° trimestre: -1,6% per il 2013, -2,4% sul 2012 Istat, Pil Italia ancora in calo nel I° trimestre: -1,6 per il 2013, -2,4 sul 2012 Istat, Pil Italia ancora in calo nel I° trimestre: -1,6 per il 2013, -2,4 sul 2012 Istat, Pil Italia ancora in calo nel I° trimestre: -1,6 per il 2013, -2,4 sul 2012 Istat, Pil Italia ancora in calo nel I° trimestre: -1,6 per il 2013, -2,4 sul 2012

Ennesimo segnale negativo per l'andamento dell'economia italiana: il Pil nazionale è infatti ulteriormente peggiorato nel primo trimestre 2013, segnando un decremento rispetto alle stime del 15 maggio scorso sia per il dato congiunturale, passato da -0,5% a -0,6%, che per il dato tendenziale, calato da -2,3% a -2,4 per cento. Gli ultimi dati diffusi dall'Istat sono espressi in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. Il primo trimestre ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata in meno rispetto al primo trimestre 2012. La variazione acquisita per il 2013 é di -1,6 per cento.

Passo indietro delle esportazioni (-1,9%), il più grave dal 2009
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda resgistrati dall'Istat risultano diminuiti. Con riferimento alla domanda interna, i consumi finali nazionali e gli investimenti fissi lordi sono calati, rispettivamente, dello 0,3% e del 3,3%, mentre le esportazioni hanno subito un calo dell'1,9 per cento, il più grave dal primo trimestre del 2009. Le importazioni hanno registrato una flessione dell'1,6 per cento.

Apporti negativi da consumi famiglie e investimenti fissi
La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,9 punti percentuali alla variazione del Pil, con contributi di -0,3 punti dei consumi delle famiglie e di -0,6
degli investimenti fissi lordi; l'apporto della spesa della Pubblica amministrazione é stato nullo. Il contributo della domanda estera netta é stato negativo per 0,1
punti percentuali, mentre le scorte hanno fornito un apporto positivo di 0,3 punti percentuali.

Valore aggiunto costruzioni giù del 3,6%
Il valore aggiunto ha registrato variazioni congiunturali negative del 3,6% nelle costruzioni, dello 0,7% nell'industria in senso stretto e dello 0,4% nei servizi, mentre é aumentato del 4,7% nell'agricoltura. In termini tendenziali, é diminuito del 6,9% nelle costruzioni, del 3,2% nell'industria in senso stretto e dell'1,4% nei servizi e ha segnato un incremento dello 0,1% nell'agricoltura.

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