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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2013 alle ore 06:38.

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ROMA
Adempimenti «light» per la sicurezza dei lavoratori con contratto di breve durata. Invio online del certificato di maternità e delle comunicazioni all'Inail. Autorizzazione dei parasubordinati iscritti all'Inps alla prosecuzione volontaria presso altre forme previdenziali. Estensione a 180 giorni della durata del documento che attesta la regolarità contributiva di un'azienda (il Durc) e ripensamento di quello che valuta i rischi da interferenze (il Duvri). Sono gli ingredienti principali che il menù semplificatorio prevede alla voce lavoro e previdenza. Un capitolo del Ddl allo studio del governo che risente forse più degli altri delle influenze delle semplificazioni-bis messe a punto nell'autunno scorso dall'ex ministro della Pa (e attuale sottosegretario alla Presidenza), Filippo Patroni Griffi, e rimaste impelagate nelle secche di fine legislatura.
Ad esempio, arriva direttamente da quel testo l'idea contenuta nella bozza, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare, di semplificare gli oneri in materia di sicurezza per i lavoratori con contratto inferiore ai 50 giorni. Affidando a un decreto del ministro del Welfare il compito di individuare delle procedure snelle che tengano conto anche degli obblighi assolti, da altri datori di lavoro, nei confronti dello stesso addetto nel corso dell'anno solare.
Sempre dalla penna di Patroni Griffi è nata la norma che, da un lato, punta a sostituire la redazione del Duvri con l'individuazione di un responsabile che sovrintenda e vigili sulle attività (da indicare nei contratti d'appalto) e, dall'altro, esclude da tale onere i servizi a rischio pressoché nullo, come quelli di natura intellettuale o le mere forniture di materiali o attrezzature. Così come la previsione di un modello semplificato per le aziende che operano a basso rischio. Misure che consentirebbero agli operatori di risparmiare nel complesso quasi 700 milioni l'anno e che sono ora all'attenzione del ministero del Lavoro. Non è da escludersi, dunque, una loro riformulazione.
Sub judice sono anche altre disposizioni. A cominciare dall'introduzione di modelli semplificati per la redazione di una serie di documenti da utilizzare nei cantieri che oggi pesano sulle imprese per circa 2,6 miliardi. Così suddivisi: 1,32 miliardi per il «piano operativo di sicurezza», 978 milioni per il «piano di sicurezza e di coordinamento» (più altri 77 milioni per l'eventuale piano di sicurezza sostitutivo») e 235 milioni per il «fascicolo dell'opera». Stesso discorso per lo sconto sugli interessi da versare per il pagamento dilazionato dei contributi invocato dalle aziende. Che è al momento contenuto nella bozza ma che, per sua natura, andrà vidimato dalla Ragioneria generale dello Stato perché suscettibile di provocare oneri per lo Stato.
Più consolidati appaiono invece altri capitoli del Ddl. Almeno all'apparenza. Come la possibilità per i parasubordinati iscritti alla gestione separata Inps di optare per la prosecuzione volontaria presso le altre forme obbligatorie di previdenza oppure l'informatizzazione delle procedure di comunicazione e notifica delle denunce di infortunio all'Inail con cui l'esecutivo vorrebbe ridurre i costi ed eliminare le duplicazioni degli adempimenti. Senza dimenticare l'utilizzo del canale telematico per l'invio del certificato medico di gravidanza con l'indicazione della data presunta del parto. Oggi tocca alla lavoratrice consegnarlo all'Inps all'inizio dell'astensione obbligatoria; un domani potrebbe essere direttamente il medico del Ssn a doversene occupare, con le modalità definite da un apposito Dm attuativo.
Resta da limare infine qualche dettaglio per una delle novità più attese dagli imprenditori (su cui si veda anche Il Sole 24 ore di domenica). Vale a dire la previsione che il Durc rilasciato per i contratti pubblici di lavori, forniture e servizi ha validità di 180 giorni dalla data di emissione e non deve essere richiesto, come avviene oggi, per ogni singolo contratto. Ma non si dovrebbe andare al di là di qualche limatura tecnica della disposizione. Confermandone la sostanza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I RISPARMI
390 milioni
Nomina del responsabile
Sono i risparmi attesi dalla possibilità di sostituire la redazione del Duvri con l'individuazione di un responsabile che sovrintenda e vigili sulle attività (da indicare nei contratti d'appalto)
308 milioni
Modello semplificato
Un'altra area di costo su cui il Ddl andrebbe a incidere sono gli adempimenti collegati al Duvri per le aziende che operano a basso rischio. Introdurre un modello semplificato varrebbe 308 milioni

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