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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2013 alle ore 14:11.

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Europeo Under 21: gli azzurrini di Mangia in finale. Contro la Spagna, traguardo possibile

Non sarà una rivincita. Perché la finale di un Europeo Under 21, per quanto carica di significati e di entusiasmi, non può andare a braccetto con una finale di un Europeo senior. Altro contesto, altri contenuti, altri protagonisti. Tuttavia, la sfida tra Italia-Spagna, in programma martedì prossimo al Teddy Stadium di Gerusalemme, capitolo finale di un torneo continentale che la squadra di Devis Mangia ha condotto in modo magistrale, rappresenta la conferma che il calcio italiano ha la forza e la qualità necessarie per guardare lontano. Per vincere o per arrivarci molto vicino. A distanza di dodici mesi o poco meno dall'Europeo in salsa ucraina, l'Italia ci riprova. Contro la Spagna dei fenomeni baby sarà dura, anzi, durissima. Ma se pensiamo al 4-0 rimediato a Kiev al termine di una partita a senso unico, be', i margini per fare meglio ci sono e sembrano alla portata degli azzurrini.

Un trionfo dopo l'altro. Anche la gara contro l'Olanda pareva proibitiva. Quasi impossibile da portare a casa. Perché i giovani oranje sono roba seria. Giocano a calcio con una grinta e un piglio da veterani e non è un caso che molti di loro abbiano già messo le tende nella Nazionale maggiore. Dal capitano Strootman, che tra qualche mese potremmo vedere sui campi della Serie A con la maglia di Milan o Napoli, alla stella 19enne dell'Az di Alkmaar, Adam Maher, passando per Wijnaldum, bomber tascabile del Psv Eindhoven e Ola John, che ha già fatto parlare di sé nel campionato tedesco con i colori del Borussia M'bach. Bravi, bravissimi e pure di più. Peccato che ieri sera abbiano trovato sulla loro strada il gruppo tutto cuore e sostanza guidato da Mangia, che con umiltà e determinazione è riuscito a raggiungere un traguardo da brividi.

"Non me ne frega proprio niente. La squadra ha fatto tutto quello che doveva fare. Del resto, adesso non mi interessa". Il tecnico degli azzurrini risponde così a chi gli fa notare che gli olandesi hanno giocato meglio e che forse avrebbero meritato qualcosa di più. Il catenaccio made in Italy logora chi non riesce a superarlo. Ammesso e non concesso che si possa parlare di catenaccio per spiegare la difesa con il coltello tra i denti di un risultato che avrebbe garantito la finale di un Europeo. Il Chelsea ha vinto la Champions League nel 2012 con gli stessi presupposti. Eppure, nessuno si è permesso di puntare il dito sui Blues per giudicare un successo che farà giurisprudenza. Cor Pot, selezionatore della squadra olandese, non l'ha presa bene. "Italia squadra di pidocchi. Vittoria rubata", avrebbe detto a caldo a De Telegraaf, il più diffuso quotidiano dei Paesi Bassi. Fosse vero, sarebbe un capitombolo da sorrisi.

Ieri il gol di Borini, un'invenzione da attaccante con i fiocchi, il sigillo su una gara da applausi. E' il primo centro in Israele per l'ex giocatore della Roma, ora al Liverpool. Nel girone di qualificazione avevano bucato la rete ben cinque compagni di reparto, nell'ordine: Insigne, Saponara, Gabbiadini (due), Florenzi e Bertolacci. In quattro partite, sette gol fatti e soltanto uno subìto, quello incassato contro la Norvegia a Tel Aviv. Un ruolino di marcia strepitoso se si considera che la retroguardia italiana è composta di giocatori che fino a qualche settimana fa si battevano sui campi della Serie B. E' andata bene contro l'Inghilterra e pure contro l'Olanda, andrà bene contro la Spagna dei fenomeni?
Da Thiago Alcantara a Tello, da Morata (capocannoniere del torneo con quattro gol in quattro partite) a Isco. E ancora: De Gea, Montoya, Rodrigo, Bartra, Moreno, giusto per citare i più noti. Le giovani Furie rosse ieri hanno steso la Norvegia per 3-0 e sono pronte per bissare la vittoria del 2011 in Danimarca. L'Italia non vince l'Europeo Under 21 dal 2004. In panchina c'era Claudio Gentile e in campo superstar del calibro di De Rossi, Gilardino e Barzagli. Nove anni dopo, si può fare. Perché la Nazionale di Mangia, lo dicono i risultati, ma pure gli addetti ai lavori, è una delle migliori di sempre.

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