Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2013 alle ore 13:56.

My24
Berlusconi: sul decreto «del fare» grande risultato, spero che la collaborazione continui

Silvio Berlusconi si dice «molto soddisfatto» dal decreto del fare varato ieri dal Cdm, al punto da aver «fatto i complimenti ai nostri ministri». Il leader Pdl lo dice in un'intervista a Studio Aperto su Italia 1, in cui ricorda che le misure, soprattutto su Equitalia, erano quelle «sostenute nella nostra campagna elettorale». Per l'ex premier, inoltre, ci sono le premesse perchè «la collaborazione storica» tra centrodestra e centrosinistra «dopo decenni di contrapposizione», possa continuare.

«Un buon inizio, si potrà continuare su questa strada»
Sono cambiamenti - ha detto Berlusconi - «che avevamo individuato come necessari. Vale la pena sottolineare che la prima casa non si potrà più pignorare e mettere all'asta e così i macchinari delle imprese. E ci potrà essere la rateizzazione in dieci anni del dovuto da parte del contribuente. È un grande risultato». È lo choc aupiscato per l'economia? «Sì - ha risposto Berlusconi - è un buon inizio. Abbiamo prodotto le norme per modificare le vessazioni, purtroppo, di Equitalia, è stata sospesa l'Imu e si dovrà passare alla sua abrogazione definitiva; non dovremo aumentare l'Iva e dovremo introdurre un decreto per le assunzioni a zero tasse per i giovani e poi bisognerà passare dalle autorizzazioni ex ante per le nuove iniziative ai controlli ex post. Ma credo che questo sia davvero un buon inizio e che si potrà continuare su questa strada».

«Rispetto delle promesse ai cittadini primo comandamento in politica»
Le risorse per non aumentare l'Iva «si devono trovare - ha proseguito Berlusconi - perché non è possibile che sugli 800 miliardi di costo della nostra macchina dello Stato non si trovino 8 miliardi, 4 per l'Imu e 4 per l'Iva». Il Cavaliere ha sottolineato che questi provvvedimenti «sono in linea con il nostro sostegno convinto e leale a questo governo, che è espressione di un fatto storico: la collaborazione tra il centrodestra e il centrosinistra dopo lunghi decenni di contrasti anche aspri». «Spero davvero - ha concluso Berlusconi - che questa collaborazione possa durare e che il governo perseveri nei provvedimenti necesari per uscire dalla crisi, a partire dall'abrogazione dell'Imu sulla prima casa e sull'agricoltura e dallo stop all'aumento dell'Iva. È un buon inizio e ricordo che il rispetto delle promesse fatte ai cittadini è il primo comandamento della buona politica».

Epifani: misure del "Fare" vanno nella giusta direzione
Sulla stessa linea del Cav. il commento del segretario Pd, Guglielmo Epifani: «I provvedimenti approvati ieri dal governo vanno nella direzione giusta e meritano apprezzamento. Pur in un contesto di ristrettezze finanziarie, il governo è riuscito a varare misure di semplificazione e di sostegno all'economia».Insomma, il Dl del "Fare" «é un passo in avanti», in attesa che il vertice europeo di questa settimana vari un programma per il lavoro, in particolare giovanile.

Camusso (Cgil): bene idea scelte radicali, altrimenti non si esce da crisi
Positiva la prima impressione sui provvedimenti adottati dal Governo anche per il segretario generale Cgil, Susanna Camusso, che si permette comunque una battuta sul "nome di battesimo" del decreto per lo sviluppo. «Quando ho sentito il nome dato al decreto legge, "del fare", ironizza, ho avuto i brividi per le esperienze con i precedenti governi: nomi belli, ma le iniziative un disastro...». In attesa di approfondimenti, convince l'idea di «fare cose diverse da quelle precedenti, altrimenti non si esce dalla crisi: occorrono scelte radicali e non minimali».

Maroni (Lega): «Molto fumo e poco arrosto»
Tra gli scettici, la cronaca registra oggi il leader della Lega Roberto Maroni, che parla infatti di «molto fumo e poco arrosto» uscito dall'ultimo Consiglio dei ministri. «A parte il non pignoramento della prima casa, che è una cosa piu' di bandiera, c'è solo un fatto positivo: il finanziamento di risorse per le infrastrutture, anche in Lombardia». Secondo il segretario federale della Lega Nord, «non c'e', nel decreto, nemmeno lo sblocco dei 37 mln di euro per le zone del Mantovano colpite dal terremoto che avevamo chiesto». «Dovevano essere nel decreto, il governo lo aveva promesso. Una lacuna - conclude - molto grave da parte del governo del non fare».

Crimi (M5S): nel provvedimento molte proposte dei grillini
Un po' a sorpresa, tra chi registra con sofddisfazione i contenuti del Dl "Fare", anche l'ex capogruppo grillino al Senato, Vito Crimi, che oggi sul suo profilo facebook rileva nelle pieghe del provvedimento «una serie di proposte che hanno fatto parte del nostro programma quali impignorabilità prima casa, sblocco di fondi della Cassa depositi e prestiti per finanziare piccole e medie imprese e rilancio dei fondi di garanzia, wifi libero, ecc. ecc». Il movimento 5 stelle, conclude, «è una lenta, graduale, progressiva e ineluttabile rivoluzione culturale che permea le istituzioni a tutti i livelli dal locale al nazionale non si fermerà!».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi