Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2013 alle ore 18:21.

My24
ReutersReuters

Il via libera all'inizio dei negoziati per un accordo di libero scambio tra Ue e Stati Uniti é giunto nel bel mezzo dei lavori del G8, rispettando le attese. Ad annunciarlo lo stesso presidente della Commissione Ue, Jose Manuel Barroso, in una conferenza stampa tenuta prima dell'inizio dei lavori, convocati a Lough Erne, in Irlanda del Nord.

Il disegno del negoziato è partito con grandi ambizioni: delineare un'area di libero scambio transatlantico, la più grande al mondo, che consolidi i rapporti di partnership
economica e alleanza politica tra Usa e Unione Europea, frenando al contempo l'avanzamento commerciale della Cina. Un'area di free trade transatlantica rappresenterebbe, infatti, metà dell'output globale e un terzo dell'interscambio al mondo. Il TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership, potrebbe accrescere l'output europeo di 119 miliardi di euro l'anno e quello americano di 95 miliardi, secondo alcune stime di Bruxelles.

Ad oggi, gli scambi bilaterali tra le due aree si attestano intorno ai 500 miliardi di euro (670 miliardi dollari). Il tempo previsto per il completamento dei negoziati varia tra i 12 e i 18 mesi. Il settore audiovisivo, strenuamente difeso da Parigi, non sembra essere sul tavolo, dove - secondo alcune indiscrezioni - é possibile che finisca invece un progetto di liberalizzazione del comparto aereo.

«Quattro milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde dell'Atlantico». Sarà questo il risultato dell'accordo commerciale tra Ue ed Usa, secondo le previsioni dello stesso Obama che da Lough Erne, dove è in corso il G8, ha annunciato - in una conferenza stampa insieme al primo ministro britannico David Cameron, al presidente della
Commissione Ue Josè Manuel Barroso e al presidente del Consiglio Ue Hermann van Rompuy - che «da luglio partiranno i negoziati e sono orgoglioso di ospitarli a Washington».

Dopo la riunione cui hanno partecipato anche il premier italiano Enrico Letta, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel, Obama ha spiegato: «Il Transatlantic Trade and Investment Partnership può spingere le economie su entrambi i lati dell'Atlantico, e ne beneficeranno non solo i Paesi presenti qui a Lough Erne ma tutti i Paesi europei, con un impatto sul prodotto interno lordocomplessivo dicirca tre trilioni di dollari». Anche per questo «abbiamo resistito alla tentazione di un accordo al ribasso pur di avere un accordo», ha concluso Obama.

Nella dichiarazione finale congiunta i membri del G8 hanno inoltre offerto una lettura stemperata dell'austerity e del rigore, definite nei trattati europei: Il ritmo "del consolidamento di bilancio - si legge nella nota - dovrebbe essere differenziato in base alle differenti situazioni delle nostre economie nazionali"

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi