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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2013 alle ore 17:25.

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Attentato alla scuola di Brindisi, Vantaggiato condannato a ergastolo

La Corte d'Assise di Brindisi ha condannato all'ergastolo Giovanni Vantaggiato, imputato reo confesso per l'attentato di fronte alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi del 19 maggio 2012. L'esplosione dell'ordigno, innescato da Vantaggiato, aveva ucciso la 16enne Melissa Bassi e ferito altre nove persone, tra studenti e passanti. Le amiche della vittima hanno accolto la sentenza in lacrime. Due di loro indossavano una t-shirt con la foto dell'amica.

«Abbiamo avuto un minimo di giustizia. Nessuna condanna ce la restituirà, ma noi avevamo fiducia. E' quello che si merita chi uccide gli innocenti» ha dichiarato Rita Muri, madre di Melissa. La Corte ha condannato Vantaggiato per tutti i reati contestati dal procuratore di Lecce Cataldo Motta e dal sostituto Guglielmo Cataldi: strage con l'aggravante dalla finalità terroristica e costruzione e possesso di ordigno micidiale, nei riguardi dell'attentato di Brindisi e del tentato omicidio pluriaggravato di Cosimo Parato, imprenditore di Torre Santa Susanna. «Sono sempre stato convinto che piazzare quelle bombe fosse stato un atto di terrorismo - ha precisato il procuratore Motta - se non ne fossi stato certo non l'avrei contestata come aggravante. L'errore che si fa, quando si parla di terrorismo, è credere che per concretizzare tale modalità sia necessaria l'esistenza di un'organizzazione, invece in questo caso la finalità terroristica era evidente».

La linea della difesa non ha avuto esito. L'avvocato Francesco Orlando aveva tentato di far cadere l'aggravante della finalità terroristica, puntando alla riqualificazione da strage a omicidio del reato. Orlando aveva, inoltre, chiesto che l'imputato venisse sottoposto a perizia psichiatrica per una «deviazione patologica». Oltre alla pena di ergastolo, la Corte ha comminato a Vantaggiato un isolamento diurno di 18 mesi e stabilito un risarcimento danni di 400mila euro ciascuno per i genitori di Melissa, di 200mila euro ciascuno per le cinque ragazze ferite in modo piu' grave, 200mila euro per la Regione Puglia e 100mila per una sesta ragazza ferita. I genitori confermano che la somma sarà devoluta in beneficenza.

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