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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2013 alle ore 23:21.

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Datagate, l'agenzia poteva intercettare 600 milioni di telefonate al giorno

L'agenzia di intelligence britannica Gchq avrebbe intercettato in segreto «grandi quantità» di dati internet e chiamate telefoniche sui cavi di fibra ottica a livello globale e le ha poi condivise con l'agenzia americana Nsa. È quanto rivelano nuovi documenti di Edward Snowden pubblicati dal britannico Guardian.

In particolare, secondo i documenti passati da Snowden al Guardian, l'agenzia britannica Gchq avrebbe esaminato «eventi telefonici» al ritmo di 600 milioni al giorno.
La Gchq avrebbe, inoltre, intercettato 200 cavi di fibra ottica e sarebbe in grado di gestire, contemporaneamente, i dati che passano attraverso 46 cavi. Sempre secondo il Guardian, a maggio dell'anno scorso, erano 300 gli analisti della Gchq impegnati in questo progetto e 250 dell'americana.

La Gchq col programma chiamato "Tempora" sarebbe in grado di passare al dettaglio comunicazioni e dati degli ultimi 30 giorni. Riferendosi allo scandalo datagate, Snowden ha dichiarato al Guardian: «Non è solo un problema degli Usa. La Gran Bretagna ha un ruolo molto importante in questa lotta». «Loro (i britannici, ndr) sono peggiori degli americani», ha aggiunto la "gola profonda".

L'ambizione del programma di spionaggio a livello globale portato avanti dal Regno Unito emerge dal nome scelto per uno dei documenti rivelati da Snowden, chiamato "Mastering the Internet" (dominare internet). L'"orecchio" della Gchq sarebbe in grado di carpire di tutto, dalle telefonate, ai post pubblicati su Facebook, ai testi delle e-mail, perfino all'attività svolta su internet. Dal canto suo, l'agenzia di intelligence non vuole commentare su quanto emerso ma continua a ribadire di essere stata «scrupolosa» nel rispetto della legge.

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