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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2013 alle ore 10:26.

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A coordinare i lavori è Giuseppe Coppini, vice presidente vicario della banca, che probabilmente oggi i soci eleggeranno alla presidenza del Cds. Manca, invece, il consigliere delegato Piero Montani, a casa con una polmonite. Così si è aperta, con mezz'ora di ritardo e solo 519 soci presenti alla Fiera di Milano l'assemblea di Bpm: sul tavolo, l'aumento di capitale da mezzo miliardo per rimborsare i Tremonti bond, l'elezione di cinque consiglieri e del presidente della Sorveglianza. Ma anche le risposte ai cinque quesiti posti da Consob con una lettera inviata in settimana a Piazza Meda, con cui l'Authority chiede lumi sull'aumento di capitale e sullo stato di salute della banca.

Nel dettaglio, l'ordine del giorno comprende – nella parte straordinaria – il voto sull'aumento di capitale e in quella ordinaria prima la nomina dei cinque consiglieri di sorveglianza attualmente mancanti (qui nessuna sorpresa, perché i candidati sono cinque) e poi l'elezione del nuovo presidente. Si tratta, di fatto, di una presidenza soltanto "a tempo" – gli organi giungeranno a scadenza naturale nella primavera prossima, ma potrebbero essere rieletti anche prima se si dovesse ritoccare lo statuto – tuttavia intorno al voto si giocano i futuri rapporti di forze dentro alla banca, dopo la violenta e netta spaccatura che si era registrata nell'assemblea di aprile sulla proposta del voto a distanza lanciata da Bonomi, e sulle possibilità di approdare a una modifica della governance nei prossimi mesi, magari entro il varo dell'aumento di capitale di settembre.

I giochi per la presidenza sembrano aperti, anche perché la scarsa affluenza rende possibile ogni risultato; nei calcoli della vigilia sembra favorito l'attuale presidente vicario Giuseppe Coppini, mentre restano basse le chances di vittoria per l'ex Guardasigilli Giovanni Maria Flick, sostenuto dalla Investindustrial di Andrea C. Bonomi e gradito a Bankitalia; decisiva sarà la scelta di campo dei soci dipendenti e pensionati: se sembra rientrata l'ipotesi, circolata in settimana, della candidatura di Maurizio Cavallari, uno dei tre consiglieri "dissidenti" che lo scorso aprile hanno presentato un progetto alternativo a quello della spa di Bonomi, i voti degli affezionati Bpm convergeranno con ogni probabilità su Coppini e Piero Lonardi, presidente del Comitato soci non dipendenti, anche se la maggior parte delle sigle non ha preso ufficialmente posizione.

Il Credit Mutuel sostiene Coppini
In apertura dei lavori, Bonomi ha letto una missiva inviata da Jean Jacques Tamburini, consigliere di sorveglianza in rappresentanza del Credit Mutuel. "La forma cooperativa può diventare una forza e un vantaggio competitivo se saremo capaci di correggere alcuni eccessi che si sono manifestati in passato", Per la presidenza del Cds, Tamburini ha dichiarato di sostenere Coppini, "che in questi mesi ha dimostrato quello che può fare un presidente coraggioso e preparato".

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