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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2013 alle ore 16:51.

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Sarà che su quelle pagine tutto appare semplice e luminoso, i ragazzi e i genitori sorridono sereni, che le soluzioni sono modulari e intercambiabili, che insomma quel catalogo offre la rappresentazione di come potrebbe essere la nostra vita, una volta usciti dall'Ikea. Per tutto questo - oltre che per la bravura dei redattori - il catalogo Ikea è la pubblicazione periodica più diffusa al mondo con 212 milioni di copie stampate nel 2013, che andranno nelle mani di almeno 400 milioni di persone, in tutti i continenti.

Un vero e proprio record per una pubblicazione annuale:realizzato in 62 edizioni e 29 lingue; l'edizione italiana, sempre nel 2013, ha avuto una tiratura di 16 mlioni di copie. Un successo legato anche alla diffusione sostanzialmente gratuita del catalogo che viene distribuito porta a porta ogni anno alle famiglie che vivono nelle città e nei paesi vicini ai negozi. Ovviamente esiste una versione scaricabile da internet in formato pdf, sfogliabile online sul sito ed è anche consultabile in una specifica APP per Iphone, Ipad e android.

Un successo a tutti gli effetti da mercato globalizzato, ma rigorosamente made in Sweden: il catalogo viene infatti progettato, redatto e realizzato centralmente da Ikea Communications Aa ad Almhult, in Svezia dove lavorano 260 persone che si occupano, oltre che del catalogo, anche delle istruzioni di montaggio dei mobili e del web, e che sono al lavoro per ultimare l'edizione 2014 della pubblicazione, in uscita a fine agosto.

È - come i mariti ben sanno, quando le mogli a braccia conserte li osservano con il sopracciglio alzato durante i tentativi di assemblaggio - la parte più delicata del lavoro di comunicazione di Ikea, in cui il colosso svedese ha riservato le maggiori attenzioni. Senza una spiegazione chiara, semplice, efficace e globale (le istruzioni sono disegni, non parole, il che prevede anche di risparmiare sulle traduzioni), il catalogo Ikea sarebbe un rompicapo inutile che complicherebbe la vita invece di semplificarla.

E poi ci sono le fotografie: ad Almhult, all'interno di un unico studio fotografico di circa 8.000 metri quadrati, vengono allestite oltre 250 ambientazioni, documentate dal lavoro di 13 fotografi con oltre 4.000 scatti. Una volta realizzato il catalogo viene poi tradotto in tutte le lingue. Ogni singolo paese ha la possibilità di personalizzare alcune pagine relative ai negozi, a Ikea Food ed ai servizi disponibili per i clienti. L'efficienza - comunicativa e non - ha permesso alla società di gestire le polemiche sulla carne di cavallo rinvenuta nei mesi scorsi nelle famose polpette svedesi, in vendita all'interno dei magazzini, con inevitabile trascico di polemiche globali sul controllo del cibo e dell'alimentazione. Ma questa è un'altra storia.

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