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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2013 alle ore 06:45.
Il Pd prova a evitare spaccature sulla partecipazione italiana al programma dei caccia F35. Nella serata di ieri si è tenuta una riunione del gruppo alla Camera per trovare una mediazione tra l'ala pacifista e quella più attenta agli interessi industriali del paese. In base a quanto è trapelato, si sarebbe raggiunta un'intesa su una mozione che in sostanza sospende la partecipazione: la decisione è rinviata ai risultati di un'indagine conoscitiva sulla difesa aerea che dovrebbe durare sei mesi.
In questo modo si dovrebbe evitare la spaccatura del partito: indiscrezioni ieri parlavano di più della metà degli onorevoli Pd pronti a votare il documento di Sel e Movimento 5 Stelle che chiede la cancellazione del programma (in 16 hanno già firmato la mozione, anche se alcuni avrebbero chiesto poi di togliere il proprio nome).
I numeri sarebbero bastati a far passare la mozione dell'opposizione. I democratici quindi non sosterrebbero comunque l'impegno annunciato dal governo per un acquisto immediato di 90 caccia. E restano comunque una decina di deputati pacifisti Pd pronti a votare con M5S e Sel. La discussione generale nell'Aula della Camera sugli F35 si è conclusa ieri . Il ministro della Difesa Mario Mauro parlerà oggi quando, in mattinata, sono previste le votazioni.
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