Cina: cosa sta succedendo e perché ora fa paura ai mercati
Dopo l'annuncio dello stop (entro metà 2014) alle iniziezioni di liquidità da parte della Fed, un'altra gatta da pelare, arriva sui mercati finanziari. Questa volta è la Cina a destare preoccupazioni, ed è – come per gli Usa – un problema di liquidità.
di Vito Lops
5. L'economia rallenta: mai così debole in 13 anni

Altra fonte di preoccupazione arriva dalle stime di crescita del Prodotto interno lordo in Cina che evidenziano un'economia – chiamata nei prossimi anni alla difficile transizione dalla crescita per esportazioni a quella per consumi interni – in rallentamento. Goldman Sachs ha tagliato le stime di crescita dell'economia cinese sostenendo che una stretta del credito rappresenta un rischio per la seconda maggiore economia al mondo. L'ufficio studi dell'istituto si aspetta nel secondo trimestre un'espansione del Prodotto interno lordo del 7,5% e non più del 7,8% come calcolato in precedenza. Per l'intero 2013, le attese sono state ridotte a un +7,4% dal +7,8%. Per l'anno prossimo invece Goldman Sachs prevede una crescita del Pil pari al 7,7% e non dell'8,4%. «La recente stretta nel mercato interbancario ha lanciato un netto segnale, ossia che la forte crescita del credito vista all'inizio dell'anno non continuerà», ha scritto l'ufficio studi della banca in una nota alla clientela. La sforbiciata delle stime arrivate da Goldman Sachs segue quelle di altri istituti tra cui Nomura, che si aspetta una crescita del Pil cinese sotto il 7% nella seconda parte dell'anno. Nel 2012 l'economia cinese è cresciuta al passo più lento di 13 anni.
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