Cina: cosa sta succedendo e perché ora fa paura ai mercati
Dopo l'annuncio dello stop (entro metà 2014) alle iniziezioni di liquidità da parte della Fed, un'altra gatta da pelare, arriva sui mercati finanziari. Questa volta è la Cina a destare preoccupazioni, ed è – come per gli Usa – un problema di liquidità.
di Vito Lops
4. La mina bollente delle "banche ombra"
Le tensioni sull'interbancario cinese hanno fatto venire a galla un "problema nel problema", quello dell'enorme circuito di finanziamenti operato dalle "banche ombra", un circuito alternativo a quello ufficiale. Si tratta di una soglia inferiore a quella statunitense ed europea, ma in costante crescita. Secondo uno studio di Standard & Poor's le attività finanziarie al di fuori dei canali ufficiali bancari dal 2010 hanno avuto tassi di crescita annui del 34 per cento. Si stima in 30 mila miliardi di renminbi pari a circa 4,8 mila miliardi di dollari il sistema finanziario off banking, pari al 57% del Pil cinese del 2012 e il 31% degli asset bancari alla fine dello scorso anno. Livelli lontani da quelli stimati per il mercato Usa dal Financial stability board e dal World economic outlook in 23 mila miliardi di dollari, circa il 152% del Pil a stelle e strisce e il 35% di quello mondiale. Poco al di sotto del livello americano è lo shadow banking europeo, stimato in 22 mila miliardi di dollari, pari a 168% del Pil europeo per salire al 370% quando si considerano i dati stimati per il Regno Unito pari a 9 mila miliardi di dollari.
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