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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2013 alle ore 06:42.

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LONDRA
Fine della terapia intensiva per l'economia britannica: George Osborne annuncerà domani l'inizio della ripresa. Nella sua "Spending review" annuale il cancelliere dello Scacchiere illustrerà i tagli dal 11,5 miliardi di sterline appena concordati con i ministeri, ma punterà soprattutto sui grandi progetti infrastrutturali che «faranno tornare la Gran Bretagna nella serie A economica».
Dopo mesi di austerità imposta dal Governo, Osborne vuole inviare il messaggio positivo che i tagli alla spesa sono serviti per poter investire per il futuro. «Stiamo già facendo progressi: l'economia sta crescendo, le imprese britanniche hanno già creato oltre un milione di nuovi posti di lavoro e il deficit annuale è diminuito di un terzo - dirà il cancelliere secondo stralci del suo discorso che sono stati anticipati alla stampa. - Adesso è ora di passare alla prossima fase del nostro programma economico. Stiamo eliminando gli sprechi e risparmiando sui sussidi per investire nelle strade e nelle ferrovie, nelle scuole e nelle scienze di cui la nostra economia ha bisogno per avere successo in futuro».
Nei prossimi cinque anni il Governo investirà decine di miliardi di sterline in progetti infrastrutturali per rilanciare l'economia e consolidare la ripresa. Non ci sono ancora dettagli dei piani, ma si prevede che comprendano nuove linee ferroviarie ad alta velocità, nuove strade e l'allargamento di snodi esistenti per ridurre il traffico, un ampliamento della banda larga a livello nazionale e il via libera a progetti di energia "verde". Gli ultimi dati ufficiali dimostrano che nel primo trimestre 2013 la spesa per le infrastrutture è crollata del 50% rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno, mentre il calo annuale è stato del 40 per cento.
Osborne ieri ha difeso la strategia del Governo dalle critiche dell'opposizione, affermando che al contrario dei laburisti la coalizione «ha un piano economico chiaro, al quale abbiamo aderito con coerenza, e che sta funzionando». Dopo settimane di delicate trattative il cancelliere ha potuto annunciare la fine del sesto e ultimo round di tagli alla spesa relativi al 2015, anno delle prossime elezioni politiche.
Tutti i ministeri, spinti da Osborne, hanno presentato i dettagli dei loro piani di risparmi per un totale di 11,5 miliardi di sterline. Il più difficile da tagliare, a detta di Osborne, è stato il budget per la Difesa, con un compromesso che ha risparmiato i militari in prima linea optando invece per una riduzione del personale civile. L'ultimo dicastero a capitolare è stato il ministero del Business del liberaldemocratico Vince Cable, che spesso si è trovato in rotta di collisione con il cancelliere.
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