Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2013 alle ore 06:43.

My24

ROMA
L'ultima volta se ne era parlato a novembre 2011, quando la quasi ventennale carriera politica di Silvio Berlusconi sembrava al tramonto, sotto i colpi dello spread. Da lunedì l'argomento è riemerso, dopo la condanna in primo grado per il caso Ruby, che, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, se confermata fino alla Cassazione, costringerebbe l'ex premier a lasciare il parlamento. Che ruolo avrà la primogenita del Cavaliere nel futuro del centrodestra? Sarà la presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore a prenderne il comando? Il Pdl si è spaccato sull'argomento, tra dubbiosi (il segretario Angelino Alfano e il capogruppo alla Camera Renato Brunetta) ed entusiasti (soprattutto tra le donne, da Daniela Santanchè a Stefania Prestigiacomo). Ma ieri a chiudere la questione è arrivata una nota del portavoce della presidente di Fininvest: «Di fronte al ripetersi di indiscrezioni su un impegno in politica di Marina Berlusconi, non possiamo che ribadire quanto già più volte detto in passato: si tratta di ipotesi che non hanno alcun fondamento».
«Perché si parli di una successione al nostro leader attuale, è necessario che Berlusconi non ci sia più», ha detto Alfano. «Berlusconi gode di sana e robusta costituzione - ha aggiunto - e non sarebbe la prima volta che un leader longevo scende di nuovo in campo». Alfano ha poi confermato «il ritorno a Forza Italia: è un progetto avanzato e pressoché irreversibile». «A me non piacciono le dinastie, né quelle monarchiche né quelle democratiche», così Brunetta intervistato da Radio 24. «Se la dottoressa Marina Berlusconi vuole fare politica la faccia pure, ma non penso sia possibile una investitura a carattere ereditario». Anche Francesca Pascale, la fidanzata ufficiale dell'ex premier, ha parlato di una contrarietà del Cavaliere: «Non credo che il padre sia così d'accordo, considerato quello che è successo a lui da quando è sceso in campo».
Eppure, soprattutto tra le donne del Pdl, non mancano gli entusiasti. Per Santanchè «il Pdl non c'è più. Marina Berlusconi è bravissima. Non ha mai fatto politica? Meglio. Ha fatto tante cose nella vita e quindi può essere bravissima a farlo, meglio di tanti altri. E poi finalmente una donna. Il fatto della dinastia non la avverto come critica». «Marina Berlusconi – ha aggiunto Prestigiacomo – ha già ampiamente dimostrato sul campo quanto vale, guidando in modo eccellente la Mondadori. È un grande esempio di imprenditrice e di donna, sarebbe una guida eccellente per un partito come il nostro, moderno e improntato al fare». Sul fronte alleati, chiusure dal vicesegretario della Lega Matteo Salvini: «Lo scontro tra Marina Berlusconi e Matteo Renzi non ci entusiasma».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi