Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2013 alle ore 08:39.

My24


La giustizia per le madri di Srebrenica non passa per Strasburgo. La Corte europea dei diritti dell'uomo, con una decisione dell'11 giugno diffusa ieri, ha detto no al ricorso presentato dall'associazione "Madri di Srebrenica" e dai familiari delle vittime che si erano rivolte alla Corte chiamando in giudizio i Paesi Bassi. Questo perché i tribunali olandesi, ai quali l'organizzazione si era rivolta in prima battuta, avevano negato la giurisdizione a causa dell'immunità di cui godono le Nazioni Unite e i suoi funzionari. Le donne, infatti, avevano citato in giudizio sia le Nazioni Unite, che avevano autorizzato la missione in ex Jugoslavia, sia i Paesi Bassi che, con le proprie forze armate, avevano il compito di garantire la sicurezza dell'énclave musulmana.
Una missione fallita: l'11 luglio 1995 le forze dei paramilitari serbi erano entrate a Srebrenica provocando 8mila morti tra i musulmani bosniaci. I familiari delle vittime da molti anni tentano di ottenere giustizia. I tribunali olandesi, inclusa la Corte suprema, hanno sbarrato l'accesso alla giustizia in ragione dell'immunità dell'Onu. Una conclusione che la Corte europea ha condiviso. Nessuna violazione dell'articolo 6 che assicura il diritto a un equo processo nel quale è incluso il diritto di accesso alla giustizia. È vero che la Convenzione europea non può essere subordinata ad altri atti internazionali, ma talune limitazioni sono consentite dalla stessa Convenzione a condizione che non siano sproporzionate.
Il diritto alla tutela giurisdizionale non è assoluto e può avere limitazioni derivanti anche dall'applicazione della regola dell'immunità che persegue un fine legittimo. Secondo la Corte, poi, è vero che il divieto di genocidio rientra tra le norme cogenti del diritto internazionale ma, in un procedimento civile, ciò non comporta un'esclusione dell'immunità dell'Onu che, nel caso di specie, stava agendo in base al capitolo settimo della Carta e, quindi, per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
Nell'escludere la prevalenza della norma cogente rispetto all'immunità, Strasburgo ha anche ricordato la sentenza Germania contro Italia della Corte internazionale di giustizia in cui i giudici internazionali hanno riconosciuto l'immunità dalla giurisdizione alla Germania per le deportazioni ordinate durante la Seconda guerra mondiale. La Corte europea ha anche escluso la violazione dell'articolo 6 in rapporto alla decisione dei giudici olandesi di non rivolgersi in via pregiudiziale alla Corte di giustizia dell'Unione europea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi