Pensioni, ecco come il Governo vuole cambiarle e perché la riforma Fornero non basta più
Dalla «flessibilità» con penalizzazioni per chi esce dal lavoro prima dei 66 anni al super-prelievo sui guadagni alti, torna in attività il cantiere delle riforme su previdenza e Fisco - Le regole attuali
di Gianni Trovati
3. Il nodo «esodati»
Chi aveva attuato queste misure prima della riforma ha finito per creare gli «esodati», cioè i lavoratori che avevano siglato accordi con le aziende per un accompagnamento verso una pensione che però si è spostata improvvisamente in avanti, aprendo degli squarci temporali in cui il lavoratore restava senza reddito e senza pensione. Con diversi decreti il Governo (Monti) è intervenuto in più puntate per «salvaguardare» gli esodati, ma non tutti sono stati ancora abbracciati da queste misure (circa 130mila sono le persone coinvolte, ma le diverse stime misurano una platea che in qualche calcolo arriva a 350mila persone) e soprattutto molte imprese devono ancora avviare processi di ristrutturazione, con il rischio di creare nuovi «esodandi»: che altro non sono se non nuovi lavoratori che escono dal processo produttivo (e dalle tutele reddituali) troppo tempo prima di raggiungere i traguardi previdenziali inaspriti dalla riforma Fornero.
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