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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2013 alle ore 10:15.

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L'Imu, le cene e le feste dei bambini pagati con i rimborsi. In Campania indagati 53 consiglieri regionali

Le carte spulciate dalla guardia di finanza parlano di due milioni e mezzo di euro erogati a 53 consiglieri regionali (attuali ed ex) della Campania per attività che poco avrebbero a che fare con la mission istituzionale. Tutti sono indagati con l'accusa di peculato e nei prossimi giorni dovranno essere interrogati dal pm Giancarlo Novelli per chiarire come hanno speso le somme del fondo destinato al funzionamento dei gruppi nel periodo 2010-2012.

Istruttoria complessa, quella messa in piedi dalla Procura partenopea, perché, a differenza delle risorse per la comunicazione, già oggetto di una approfondita attività investigativa che ha portato anche ad alcuni arresti nei mesi scorsi, quelle per il funzionamento degli organismi consiliari non prevedono alcun giustificativo di spesa. I consiglieri, insomma, non devono rendere conto di ciò che viene loro assegnato. A meno che, ovviamente, ed è qui che s'innesta l'attività investigativa, il denaro non sia stato speso per motivi diversi da quelli previsti dalla legge regionale.

Gli inquirenti hanno anche calcolato in che misura i partiti hanno attinto alle risorse a loro disposizione. I consiglieri del Pdl avrebbero ritirato l'89 per cento dei rimborsi, il Pd l'82%, l'Idv il 95%, il Nuovo Psi il 91%, l'Udc il 65%.

Il fascicolo è stato aperto poco meno di sei mesi fa con l'acquisizione di centinaia di fatture e documenti contabili da parte delle fiamme gialle. Secondo alcune indiscrezioni, nelle carte del triplice filone giudiziario sul consiglio regionale (oltre a quello per la comunicazione e per il funzionamento dei gruppi, è previsto anche un fondo speciale di assistenza) sarebbero emersi casi in cui i consiglieri regionali avrebbero chiesto e ottenuto rimborsi per giocattoli, per le sigarette, per le cialde per il caffè, per una festa di compleanno e una di Capodanno e per cene conviviali con amici e parenti. e anche per pagare l'Imu. Capitolo a parte, invece, è quello per le indennità di missione su cui il pm Novelli ha già avviato un'attività ricognitiva con alcuni sequestri di atti nei mesi scorsi.

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