Le griffe del made in Italy che hanno perso il tricolore
Le griffe agroalimentari italiane hanno sempre maggiore appeal sui mercati. Lo shopping dei marchi storici da parte di aziende straniere e multinazionali negli ultimi anni ha sottratto all'Italia un patrimonio che la Coldiretti, in uno studio presentato in occasione dell'assemblea ,ha valutato in circa 10 miliardi.
di Annamaria Capparelli
1. Chianti Classico

Non è un'operazione di rilievo, ma simbolica dell'interesse nei confronti dei marchi italiani. Un imprenditore cinese del settore della farmaceutica ha acquisito un'azienda di otto ettari del Gallo nero tra Firenze e Siena. Si tratta di una piccola azienda che comprende anche oliveti e case coloniche che potrebbero essere utilizzate per l'attività agrituristica. Il prezzo è rimasto top secret, si sa solo che l'imprenditore cinese ha mobilitato uno staff di professionisti. Nell'area di Montalcino analoghe operazioni erano state già messe in cantiere dal brasiliano Andrè Santos Esteves e dal petroliere argentino Alejandro Bulgheroni.
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