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Questo articolo è stato pubblicato il 04 luglio 2013 alle ore 14:32.

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Migliora il bilancio del Vaticano che chiude il 2012 con un utile di 2,1 milioni.

«Il bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per l'anno 2012 chiude con un utile di 2.185.622 euro, grazie soprattutto al buon rendimento della gestione finanziaria». Lo riferisce il comunicato del Consiglio dei cardinali che ha approvato i conti vaticani del 2012. Si registra un maggiore attivo del Governatorato della Città del Vaticano (con un utile di 23 milioni 79 mila euro, cioé con un milione il più dell'anno precedente).

Bilancio positivo grazie al buon rendimento della gestione finanziaria
Un andamento di bilancio positivo che si chiude per il piccolo Stato con un utile di 2.185.622 euro, grazie soprattutto al «buon rendimento della gestione finanziaria«. Tra i capitoli di spesa più impegnativi si annoverano quelli relativi al costo del personale che, al 31 dicembre, contava 2.823 unità, ai mezzi di comunicazione sociali, considerati nel loro complesso e al pagamento delle nuove tasse che gravano sugli immobili (Imu), risultate in aumento per 5.000.000 di euro rispetto al passato (si é passati da un totale di 10 mln di euro a 15 mln).

In calo l'Obolo di San Pietro
Per quanto riguarda il Governatorato, che provvede alle necessità relative alla gestione dello Stato vaticano, il consuntivo 2012, si é chiuso, pur nel momento di crisi, con un attivo di 23.079.800 euro, in aumento di più di un milione di euro rispetto a quello dell'anno precedente. L'Obolo di San Pietro, cioé le offerte dei fedeli a sostegno della carità del Papa, ha visto un decremento, invece da 69.711.722,76 USD del 2011, a 65.922.637,08 USD. In calo anche le donazioni che provengono dalle diverse diocesi di tutto mondo per il mantenimento del servizio che la Curia Romana presta alla Chiesa universale. Queste sono passate da 32.128.675,91 UDS, del 2011, a 28.303.239,28 USD, con un calo dell'11,91%. Gli ulteriori contributi alla Santa Sede da parte degli Istituti di Vita Consacrata, Società di Vita Apostolica e Fondazioni sono passati da 1.194.217,78 USD, del 2011, a 1.133.466,91 USD, con un calo del 5,09%. Complessivamente vi é stato un decremento del 7,45% rispetto al totale, espresso in Dollari Usa, del 2011. Anche l'Istituto per le Opere di Religione (Ior), come ogni anno, ha contribuito in modo «significativo« ai bilanci della Santa Sede. Per l'esercizio 2012 si é trattato di 50.000.000 di euro ai quali vanno aggiunti 1.000.000 di euro per il Fondo Amazzonia, 1.500.000 euro per il Fondo Pro orantibus (sostegno ai Monasteri di clausura), 1.500.000 euro per il Fondo San Sergio (sostegno alle Chiesa dell'ex Unione Sovietica), e 1.000.000 euro per la Commissione per l'America Latina, ed altre elargizioni di minore entità.

Bilancio pubblicato su Internet

La Prefettura degli Affari economici della Santa Sede ha pubblicato su internet, alla pagina www.paess.va, il bilancio integrato del 2012. Rispetto agli anni scorsi, il bilancio è stato suddiviso in quattro aree: Curia (Santa Sede), Vaticano (Governatorato), e - questa la novità rispetto agli anni scorsi - Carità e Pastorale.

I cardinali: serve una riforma per ridurre i costi
I cardinali del Consiglio per lo Studio dei Problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, riuniti in Vaticano per due giorni martedì e ieri sotto la presidenza del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, hanno espresso «profonda gratitudine - riferisce un comunicato - per il sostegno dato, spesso in forma anonima, al ministero universale del Santo Padre, nonostante il momento di crisi economica, esortando a perseverare in tale opera di bene». Ieri anche papa Francesco ha fatto visita alla riunione dei cardinali, rivolgendo la parola ai presenti e intrattenendosi «per un breve dialogo» in cui ha ribadito le finalità e l'utilità del Consiglio e ha invitato «a proseguire i periodici incontri».

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