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Questo articolo è stato pubblicato il 04 luglio 2013 alle ore 14:52.

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Inaugurato il più grande parco eolico offshore: è a Ramsgate, a due ore da Londra - Foto

RAMSGATE – Dalla costa si vede appena, esercito impettito e schierato per servire mezzo milione di famiglie graziando l'ambiente di 900mila tonnellate l'anno di anidride carbonica. Il più grande impianto eolico off shore al mondo si leva nelle acque dinnanzi a Ramsgate nel Kent, a due ore scarse dal centro di Londra oltre l'estuario del Tamigi.

Il nastro lo ha tagliato virtualmente il premier britannico David Cameron affiancato da Johannes Tyssen di E.On, Brent Cheshire della danese Dong Energy, il sultano di Abu Dhabi Ahmed al Jaber in rappresentanza Masdar, ovvero i leader del consorzio che ha investito 2,2 miliardi di sterline per piantare a 20 chilometri dalla costa turbine capaci di generare 630 megawatt, prologo di un potenziale ampliamento che porterà il parco eolico britannico a sfiorare i 1000 megawatt. Con loro anche Peter Loscher di Siemens che ha reso possibile lo sviluppo di London Array: le turbineda 3,6 megawatt escono infatti gli stabilimenti del gruppo tedesco.

La cerimonia d'inaugurazione è l'atto formale di un progetto infrastrutturale che conferma la determinazione inglese ad accelerare un piano di diversificazione energetica verso le fonti rinnovabili indotto, fra l'altro, dal forte calo produttivo degli impianti del Mare del Nord. Nuove esplorazioni off shore in realtà suggeriscono che una ripresa delle estrazioni potrà avvenire, ma non nell'immediato. Né Londra può essere certa di riuscire a sfruttare i vastissimi giacimenti di shale gas che ricerche di queste settimane hanno confermato essere molto più abbondanti del previsto, per via delle polemiche che le tecniche di estrazione continuano sollevare. In un quadro di relativa incertezza e di necessaria diversificazione l'eolico è scelta quasi inevitabile per il ventoso regno di Elisabetta. London Array non è il primo parco essendo in funzione da anni Greater Gabbard oltre le coste del Suffolk che con 140 turbine produce 500 megawatt di energia, fino a ieri primatista mondiale.

Ora il record passa al parco realizzato da un consorzio che vede in prima linea Dong Energy leader planetario del settore con il 50% del complesso di Ramsgate, mentre E.On controlla il 30% e il fondo dell'emirato il 20 per cento. Disteso su un' area di 100 cilometri quadrati il complesso eolico si compone di 175 turbine alte 147 metri interrotte da due sottocentrali che ricevono e trasformanon l'energia un prima volta, per poi inviarla alla centrale a terra da dove è immessa nella rete nazionale. Un reticolo di 450 chilometri di cavi convoglia e trasferisce l'energia elettricasrvendo l'equivalente di mezzo milione di famiglie, o applicando altri criteri un ottavo circa del fabbisogno di Londra. Nel complesso del Kent lavorano circa 200 persone per un'attività capital intensive come conferma un investimento lievitato ben oltre i due miliardi di sterline.

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