Lavoro, carriere. Ecco le lingue su cui scommettere per il proprio futuro
Il cinese e non più solo l'inglese, ma anche l'arabo, il tedesco. Che cosa studiare per avere qualche opportunità in più
di Alberto Magnani
3. Russo
Con i suoi 140 milioni di praticanti, il russo è una potenza anche dal punto di vista linguistico. Nella graduatoria mondiale dell'export Mosca ha scalato otto posizioni nel giro di dieci anni, passando dalla 17esima del 2001 alla nona del 2001. E gli scambi con la penisola sono in crescita: nel primi otto mesi del 2012 l'export italiano è aumentato del 7,2%. L'abbigliamento, su del 23% rispetto al 2011, ha contribuito per quasi un miliardo, a riprova del fascino del vestiario made in Italy su acquirenti di vasta scala. Seguono i macchinari, con un'incidenza di poco inferiore al 10% sul totale degli aggregati merceologici. Che il paese sia in ascesa non è un mistero. La ricchezza individuale ha superato la media Brics, con un Pil pro capite di 17mila dollari. L'urgenza di un processo di modernizzazione delle infrastrutture incentiverà un import di grosso volume dagli stabilimenti italiani. E gli interpreti, vista la non eccellente padronanza dell'inglese tra i cittadini russi, saranno sempre più richiesti. Per gli studi universitari, sono disponibili diversi curricula di lingua e letteratura, dalla Ca' Foscari di Venezia all'Università degli studi di Milano. Senza escludere l'approccio extra-accademico, soprattutto per gli over 30. L'associazione Italia Russia, con base a Milano, offre corsi annuali da 100 ore a 850 euro, o corsi ridotti di 40 ore a 500 euro. A Roma il Centro di lingua e cultura Est Ovest propone 100 ore, spalmate in un semestre, a 850 euro.
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