Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2013 alle ore 13:17.

My24
Ecco i Comuni «ricicloni», Italia spaccata in due: tra piccoli virtuosi e grandi immobili - La classifica

Piccolo è bello. È questo lo slogan che ha più riecheggiato questa mattina a Roma, in occasione della consegna dei premi ai "Comuni Ricicloni". L'iniziativa di Legambiente, giunta quest'anno alla XX edizione e patrocinata dal ministero per l'Ambiente, premia le comunità locali che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti, in base a una lista di 23 indicatori tra i quali la percentuale di raccolta differenziata, la produzione pro capite di rifiuti urbani, il numero di servizi di raccolta differenziata attivati e la separazione dei rifiuti pericolosi.

«La spaccatura non è più tra un'Italia virtuosa nel Nord e una arretrata a Sud, ma tra una buona metà di comuni piccoli e virtuosissimi e una Italia immobile, rappresentata da tutte le sue maggiori città - ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza -. I punti dolenti su cui occorre concentrarsi sono le grandi città e quelle zone del Paese, non tutte al Sud, dove ancora il peso delle discariche e i volumi della raccolta indifferenziata tengono l'Italia fuori dall'Europa».

I comuni che nel 2012 hanno raggiunto l'obiettivo, stabilito per legge, di almeno il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani sono 1.293 (erano 1.123 nel 2011). Un'incoraggiante crescita delle buone pratiche di gestione dell'immondizia, che ad oggi coinvolge il 16% per cento dei comuni italiani, per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13% della popolazione nazionale.

L'assenteismo delle grandi città
Solo sei città capoluogo di provincia sono "Riciclone", quattro al Nord (Belluno, Pordenone, Verbania e Novara) e due al Sud (Salerno e Oristano). Appena il 5% del totale e nessuna città oltre i 140mila abitanti. Le grandi metropoli latitano: Roma, Napoli e Palermo in primis, con Milano e Torino in stand-by, in attesa dello sprint decisivo per superare l'annosa "fase di sperimentazione".

Per le piccole realtà è sicuramente più facile organizzare la raccolta differenziata, ma questo non deve costituire un alibi per le grandi città. «Il nostro Paese - ha proseguito Cogliati Dezza - non può permettersi di contare solo sulle forze dei piccoli comuni per raggiungere gli obiettivi di legge europei». Dall'indagine risulta che i cittadini più virtuosi, sono distribuiti equamente tra i piccoli comuni (al di sotto del 10mila abitanti) e quelli più grandi (oltre i 10mila), circa 3,7 milioni per ognuna delle due categorie demografiche. Cambia però, ovviamente, il loro numero dei comuni: i piccoli sono 1.076 e i più grandi 211.

Le classifiche
Comune vincitore assoluto è Ponte nelle Alpi, 8.508 abitanti in provincia di Belluno, che per il quarto anno consecutivo raggiunge livelli di eccellenza. Tra i comuni sopra i 10mila abitanti si distinguono per il Nord, Zero Branco (TV), al Centro Serravalle Pistoiese (PT) e al Sud il Comune di Monte di Procida (NA) e per quelli con meno di 10mila abitanti vincono Sant'Orsola Terme (TV) per il Nord, Montelupone (MC) per il centro e per il Sud Casal Velino (SA).

La cartina d'Italia di Comuni Ricicloni 2013 restituisce una distribuzione dei comuni virtuosi concentrati nel Triveneto e macchie compatte in Lombardia, Piemonte, Toscana, Campania, Basilicata e Sardegna, proprio dove la gestione è prevalentemente a carattere consortile. Tutte le regioni (ad eccezione della Val d'Aosta) possono vantare la presenza di comuni premiati, Il Veneto è sempre in testa con la percentuale più alta di comuni ricicloni sul totale (65,4%), mentre il Friuli Venezia Giulia incrementa i risultati passando dal 35% dello scorso anno al 55%. Incrementi del 5% circa anche in Basilicata e nelle Marche, ma su numeri di partenza decisamente inferiori. Notizie incoraggianti arrivano anche dalla Calabria: al comune di roccella Ionica è stato assegnato il premio "Start up 2012", per aver avviato il sistema di raccolta differenziata raggiungendo ottimi risultati lo scorso anno. Mentre Cittanova, altro comune della provincia di Reggio Calabria, si aggiudica la menzione speciale "Emergenza nell'emergenza", insieme al comune pugliese di Andria: realtà collocate in aree critica del Paese, che emergono per impegno e risultati raggiunti grazie all'introduzione della raccolta differenziata porta a porta. In assoluto i ricicloni del Sud (105) sono di più di quelli del Centro (83).

La proposta di Legambiaente: più riclici, meno paghi
«La gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti - ha concluso Cogliati Dezza -. migliora la qualità ambientale, apre nuove strade a vere e proprie filiere industriali e potrebbe migliorare anche i bilanci delle famiglie italiane, se la nuova tassa sui rifiuti, come stiamo proponendo in un appello lanciato proprio in questi giorni, fosse modulata per premiare chi fa buona raccolta differenziata». La produzione media pro capite di rifiuti dei comuni ricicloni nel 2012 è rimasta inalterata, confermando la flessione di circa il 4,5% rispetto alle percentuali del 2010, imputabile soprattutto ad una "decrescita infelice" dei consumi, ma anche alle varie iniziative intraprese dai più virtuosi.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi