Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2013 alle ore 19:13.
La Commissione europea ha deciso di assegnare grant per 100 milioni di euro complessivi a una platea che riunisce circa un migliaio di startup accanto a piccole e medie imprese innovative. Sono fondi destinati allo sviluppo di applicazioni software e di servizi digitali per valorizzare l'internet che sta emergendo. Bruxelles ricorda cinque settori: trasporto, salute, smart manufacturing, energia e media.
I grant rientrano nella Future Internet Public-Private-Partnership (Fi-Ppp) che ha sostenuto la costruzione di tecnologie da adoperare anche come fondamenta delle app. Finora ha supportato due progetti guidati da aziende italiane, Fitman e Xifi.
A fare da ponte tra Bruxelles e il territorio saranno 20 consorzi dell'ecosistema di internet: le categorie includono acceleratori d'impresa, piattaforme di crowdfunding, società di capitale di rischio, spazi di co-working, organismi di finanziamento regionali, associazioni di Pmi e imprese tecnologiche.
I giovani pionieri dell'hi-tech
Di recente la Commissione europea ha assegnato il premio European Tech Entrepreneur of the Year. A vincere è stata SoundCloud, una startup varata da Alexander Ljung e Eric Wahlforss che ha scommesso sul pubblico interessato alla registrazione e alla condivisione di suoni come in un juke-box.
Il ritardo dell'Italia
Secondo lo scoreboard dell'Agenda digitale europea i professionisti delle information and communication technologies (Ict) nel 2011 erano poco più del 3% sul totale della forza lavoro in Italia: le prime dell'elenco risultavano Finlandia e Svezia con quasi il 6%. Le persone che hanno abilità medie nell'informatica raggiungevano il 19,9% del campione rispetto a una media dell'Ue a 27 Paesi del 25,3%.
©RIPRODUZIONE RISERVATA