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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2013 alle ore 08:17.

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ROMA.
Dopo diciotto mesi di stallo, il Governo sblocca il dossier dell'Autorità dei trasporti, indicando Andrea Camanzi alla presidenza e come consiglieri Barbara Marinali e Mario Valducci. Camanzi, 64 anni, è consigliere dell'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici dal 2007 dopo essere stato vicepresidente esecutivo del gruppo Telecom con una delega sulla regolazione. Barbara Marinali, 49 anni, è direttore generale per le strade al ministero delle Infrastrutture, è stata direttore generale del servizio di segreteria del Cipe presso Palazzo Chigi, nominata da Romano Prodi, con Fabio Gobbo sottosegretario, ed è passata anche per il ministero dell'Economia con Tremonti ministro. Mario Valducci, 54 anni, è stato parlamentare pdl e presidente della commissione Trasporti della Camera nella scorsa legislatura.
Marinali è l'unica confermata dalla precedente terna indicata dal Governo Monti, quando a essere indicato come presidente fu Mario Sebastiani e come altro consigliere l'ex presidente del Consiglio di Stato Pasquale De Lise. Proprio il veto del Pd a De Lise creò lo stallo che l'ex ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera, non riuscì a sbloccare.
La procedura di nomina prevista dal decreto «salva Italia», che ha istituito l'Autorità, impone infatti che i designati dal Presidente del consiglio (su proposta del ministro delle Infrastrutture) abbiano un gradimento dalle commissioni Trasporti di Camera e Senato con una maggioranza qualificata dei due terzi. Sarà ora la nuova terna a cimentarsi con il passaggio del gradimento parlamentare.
L'avvio operativo dell'Autorità è un passaggio decisivo nella regolazione del settore dei trasporti, soggetto oggi a una massiccia dose di concorrenza in molti dei comparti, a partire da quello delle ferrovie ad alta velocità, mentre altri settori restano regolati in esclusiva da concessione (per esempio autostrdae e gestioni aeroportuali). L'elenco delle competenze si trova nella norma istitutiva dell'Autorità, nel decreto legge «salva-Italia»: tra i primi compiti c'è proprio quello di preparare una relazione per il governo sull'opportunità di varare una separazione societaria fra Fs-Trenitalia e la rete ferroviaria. All'Autorità competenze anche sulle tariffe e sulle convenzioni autostradali (ma solo per nuove gare e nuovi affidamenti), sugli aeroporti (ma a convenzioni dei grandi scali appena approvate) e sulle regole del settore taxi.
Tra le reazioni quella del presidente di Aiscat e Assoaeroporti, Fabrizio Palenzona, che esprime «per un organismo che certamente offrirà le garanzie per un sistema di regole necessario ad operatori ed investitori del settore».
@giorgiosantilli
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