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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2013 alle ore 14:45.

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Bernanke: la Fed non è pronta a ridurre gli acquisti di bond - Il «termometro» dei T-Bond

NEW YORK – Ben Bernanke è uscito allo scoperto: per la prima volta nelle ultime settimane ha chiarito che la Fed non è necessariamente pronta a ridurre gli acquisti di bond sul mercato e che il percorso del quantitative easing 3: «Non è predeterminato... seguirà gli sviluppi dell'economia e potrebbe anche aumentare se necessario».

Bernanke ha anche confermato che al di là delle operazioni di acquisto la politica monetaria resterà comunque monetaria a lungo, presumibilmente, dicono gli operatori, fino a un orizzonte di cui lo stesso Presidente aveva parlato in passato, e cioè intorno al 2015. Qualcosa di nuovo rispetto al passato? Semantica, si potrebbe dire, ma in un contesto di grande nervosismo e di grande volatilita' una semplice rassicurazione come quella di oggi e' importante. I punti di riferimento per Bernanke sono sempre gli stessi, inflazione che resta al di sotto del livello del 2%, l'obiettivo di guardia della Fed e un tasso di disoccupazione pur sempre alto, attorno al 7,6% invece di quel 6,5% che la Fed vorrebbe vedere a portata di mano per poter essere rassicurata sulla tenuta della ripresa. Per questo il governatore ha voluto puntualizzare che in queste condizioni la Fed
non diminuirà gli acquisti.

Il caveat? Beh, se per caso l'economia dovesse migliorare o i parametri di riferimenti come occupazione o inflazione dovessero cambiare, allora la Fed si sentirà autorizzata a ridurre la manovra di acquisto. Bernanke, che leggerà queste sue dichiarazioni (anticipate alla stampa) davanti al Congresso alle 10 del mattino ora di Washington ha voluto dunque sgombrare il campo da interpretazioni di analisti e operatori di mercato che avevano attribuito a sue precedenti dichiarazioni precisi movimenti temporali. Il "tapering", cioé le riduzioni graduali degli ammontari acquistati sul mercato, sarebbe cominciato in autunno, si diceva, per continuare fino alla meta' dell'anno prossimo quando si sarebbe esaurito.

Resta molto interesse per le domande che Bernanke dara' ai parlamentari americani dopo aver letto la sua relazione, ma, per quel che riguarda il mercato, la notizia importante è già stata data: e dunque già in apertura, dopo la giornata incerta di ieri, dovuta proprio all'audizione di Bernanke, l'indice Dow Jones è partito al rialzo dello 0,22% nei primi minuti di scambi a quota 15.486,11.

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