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Questo articolo è stato pubblicato il 28 maggio 2013 alle ore 11:12.
La compagnia arriva così all'ultimo trimestre 2011 – ormai priva dei requisiti di solvibilità per operare, nella necessità di un piano di salvataggio e di una seconda ricapitalizzazione in meno di un anno – a effettuare una valutazione della riserva di inventario, quella che fornisce i numeri all'attuario incaricato per il giudizio di congruità delle riserve. Bene, questa valutazione, per la prima volta da quando è iniziata la crisi, fa emergere un'insufficienza delle riserve calcolate dalla rete liquidativa interna al gruppo per 420 milioni di euro. Un problema che poteva essere visto tre anni prima, nel 2008, quando il responsabile della vigilanza Isvap chiedeva un'ispezione su Fondiaria-Sai.
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