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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2013 alle ore 18:41.

Google dovrà migliorare le proposte inviate a Bruxelles per rispondere alle accuse di posizione dominante: Joaquin Almunia, commissario Ue alla concorrenza, ha spiegato che le soluzioni finora sottoposte non sono sufficienti e saranno necessarie altre idee in vista di un possibile accordo.
Una lunga indagine
Negli ultimi tre anni alcune aziende hi-tech hanno puntato il dito contro il gigante californiano. L'Antitrust europeo aveva chiesto a Google di intervenire in quattro aree, ma i rimedi annunciati lo scorso aprile non hanno trovato consensi unanimi, soprattutto tra i motori di ricerca verticali. La scelta appena resa pubblica da Almunia di attendere ulteriori passi in avanti ha ricevuto sostegno. L'associazione Initiative for a Competitive Online Marketplace (Icomp) approva la decisione di Bruxelles. Il gruppo FairSearch include, tra gli altri, Expedia, Nokia, Oracle, Microsoft, TripAdvisor: ha dichiarato che le soluzioni già proposte non sono sufficienti a incrementare la competitività del mercato.
La risposta di Mountain View
Un portavoce di Google, Al Verney, ha detto che proseguirà la collaborazione con l'Antitrust europeo. Inoltre ha ribadito che le misure previste affrontavano le quattro categorie indicate. Almunia aveva affermato in precedenza di voler chiudere i colloqui entro l'anno. Secondo Comscore Google ha l'80% delle ricerche online in Europa.
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